Nella Piana del Lomaso weekend all'insegna delle patate "montagnine"
Torna, ed è l’undicesima edizione, la Festa della Patata con le «Montagnine», la varietà locale del tubero giunto dall’America prodotta sulla piana del Lomaso, regina di pietanze e ghiottonerie distribuite dagli stand aperti dalle associazioni locali e dei tre momenti degustazione che caratterizzano questa sagra paesana.
Si parte oggi, con la cena sotto i vòlti di Casa Mattei, l’ex municipio, a Campo Lomaso: chef e cuochi locali in cucina e i paesani a servire le portate di un pasto tutto a base di patata, dall’antipasto al salame di cioccolato finale che sarà nella versione tutta nostrana della Pro loco Piana del Lomaso, organizzatrice dell’evento. Una cena raffinata che si ripete poi anche sabato e domenica a pranzo (sempre su prenotazione) che abbina ad ogni piatto un vino e un racconto, quello che i camerieri per una sera fanno sul piatto che stanno servendo, spiegando le varietà di patate utilizzate e le loro caratteristiche. Per chi non riesce a trovare posto per uno dei tre momenti degustazione, sabato e domenica ci sono gli stand tenuti dalle associazioni locali che propongono snack e piatti dove sempre è protagonista la «Montagnina»: dal Tortel dell’ Associazione Festa dell’Agricoltura alle «pepite» della Pro Loco di Ponte Arche, dalla polentina della Pro Loco della Piana del Lomaso agli gnocchi e strauben delle Donne Rurali.
L’Oste Silvio metterà in campo uno show cooking (con degustazione, naturalmente) per vedere all’opera uno chef e carpire qualche segreto scoprendo una ricetta nuova.
Riempite le pance di leccornie, c’è spazio per il resto della festa: le visite alla Copag, la Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi responsabile della raccolta e commercializzazione delle Montagnine, che apre le sue porte per vedere da vicino la conservazione al naturale dei tuberi lomasini e imparare qualcosa sulla produzione delle patate locali, ma le porte sono aperte anche per le bellezze architettoniche e artistiche della località come la Pieve di Vigo Lomaso, la chiesa di Dasindo con gli affreschi dei Baschenis, la mostra «Giudicarie Ieri» nel chiostro dell’ex convento francescano di Campo Lomaso e Castel Campo.
Piccola novità di quest’anno è «Patavolando» ovvero la rievocazione storica dell’aereoporto militare austroungarico di Campo Maggiore, chicca di storia non molto nota che trova il suo spazio nella manifestazione, mentre giunge al secondo anno AgriArt, «l’arte nel cassone», con artisti e appassionati impegnati a dipingere «live» i cassoni delle patate con pennelli e bombolette in base alla loro fantasia e creatività. Le «opere» della scorsa edizione hanno già aggiunto un tocco di colore ai campi durante la raccolta autunnale. La festa continua anche alla sera con DJ Baron che propone un tour dagli anni Novanta a oggi.