Esteriori, domani tornano «I vòlti» per un Natale tutto da gustare

Mercoledì 26, il 30 dicembre e poi l’1 gennaio, a partire dalle 18 e fino ad esaurimento cibo, tornano «I vòlti», la manifestazione godereccia e di successo che ogni anno permette di assaggiare piatti del territorio godendosi un’atmosfera natalizia e famigliare.
 
Si mobilitano la bellezza di una sessantina di volontari, per lo più abitanti dei due borghi della piana del Lomaso, che cucinano, servono a tavola, scaldano e animano i 6 vòlti che per l’occasione vengono aperti al pubblico ospitando una cena itinerante. 
 
Tre degli antichi locali sono a Dasindo e tre a Vigo Lomaso. In ognuno, una pietanza, fino al vòlt finale dei dolci. «Si usano tutti prodotti legati al territorio e a cucinare sono volontari e volontarie - spiega Mario Dalponte, presidente del Comitato Festa dell’Agricoltura - è un bel momento anche per il paese». 
 
Quest’anno il menù diffuso, con un piatto diverso per ogni vòlt, prevede polenta e spezzatino, cotechino e patate lesse, spaetzle gorgonzola e mele, Bro’ brusà e tortel di patate accompagnato da salumi e formaggio. La cena, che si completa per ogni piatto con un bicchiere di vino, di acqua o di tè caldo a scelta, è a offerta libera e nei vòlti a «lavorare», come è tradizione anche per la Festa dell’Agricoltura, l’appuntamento estivo organizzato dai volontari lomasini, ci sono anche le nuovissime generazioni: i bambini che in estate spingono i carrelli della spesa dove si raccolgono piatti e bicchieri sporchi, qui servono le bevande e aiutano come possono. Imparano dagli adulti a fare la propria parte.
 
I vòlti sono aperti e ben riscaldati ma girovagando per le strade dei due paesi ci sono anche da ammirare tanti presepi che ogni anno vengono allestiti dalle famiglie in giardini, orti, sottoscala, poggioli e sui davanzali delle finestre. Tutti, a loro modo, contribuiscono a chè la manifestazione, sempre molto partecipata, continui negli anni. L’atmosfera nei vòlti è allegra e ciarliera, ci si siede nei tavoli preparati come in una vecchia osteria e in attesa del proprio piatto si scambiano due chiacchiere coi vicini, casuali, di panca.

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