Campiglio: con le biciclette sui sentieri alpinistici, multati dai carabinieri tre giovani bikers
Era vietato dalla legge e chiaramente indicato da apposita segnaletica verticale. Peraltro, in tal caso, il divieto era motivato proprio dalla pericolosità del sentiero che in alcuni tratti presenta un fondo estremamente ripido e sdrucciolevole
LA DENUNCIA "Alto Garda, sentieri devastati dai bikers"
CAMPIGLIO. Nello scorso fine settimana, vista l’alta affluenza di turisti nelle località montane di Pinzolo e Madonna di Campiglio, i carabinieri della Squadra del Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio, hanno deciso di intensificare i servizi di vigilanza sui principali sentieri montani del comprensorio, svolgendo numerose pattuglie a piedi. Lo scopo del servizio è stato, da un lato, quello di controllare i maggiori rifugi presenti nel comprensorio (rifugio Stoppani, Viviani, Boch e Pradalago), così da prevenire eventuali furti sulle attrezzature e sugli effetti personali dei turisti che pranzavano o prendevano il sole e, dall’altro lato, quello di offrire informazioni sulla pericolosità e lunghezza dei vari percorsi nonché verificare il rispetto delle varie leggi nazionali e provinciali che regolano l’attività escursionistica, così da garantire a tutti i turisti di poter passeggiare in sicurezza lungo i sentieri di alpini.
Ebbene, ad un certo punto, i Carabinieri del Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio, giunti in prossimità del rifugio Tuckett posto a 2.300 metri di altitudine, hanno notato l’arrivo di tre escursionisti che percorrevano spediti il sentiero n. 316 in sella alle loro biciclette, sebbene ciò sia vietato dalla legge e chiaramente indicato da apposita segnaletica verticale. Peraltro, in tal caso, il divieto era motivato proprio dalla pericolosità del sentiero che in alcuni tratti presenta un fondo estremamente ripido e sdrucciolevole.
Ecco quindi che i tre ragazzi sono stati fermati e identificati, ammettendo di non essere a conoscenza del divieto di utilizzare le biciclette per percorrere i sentieri di montagna. Ciononostante i tre, avendo violato l’art. 22 della legge della Provincia Autonoma di Trento n. 8/1993, che vieta la circolazione con l’ausilio dei mezzi meccanici (tra cui rientra a pieno titolo una bicicletta) su tutti i tracciati alpini e sugli altri sentieri di montagna, salvo quelli in cui è espressamente consentito, sono stati contravvenzionati e adesso dovranno pagare una multa pari a 60 euro ciascuno.
Visto il protrarsi della stagione stiva, tali controlli continueranno anche nelle prossime settimane.