Segonzano, scuola a rischio crollo
I locali della palestra e dell’auditorium che fanno parte dell’edificio scolastico di Segonzano sono stati chiusi dal sindaco Giorgio Mattevi
I locali della palestra e dell’auditorium che fanno parte dell’edificio scolastico di Segonzano sono stati chiusi l’altro ieri, giovedì 5 febbraio, dal sindaco Giorgio Mattevi, «considerata la precarietà dell’intera struttura a sostegno della copertura», come viene spiegato nell’ordinanza. Fino alla revoca dell’ordinanza, quindi, i circa duecento alunni elementari e studenti medi - che arrivano dalla quindicina di frazioni di Segonzano con il pulmino, ma anche da Lona Lases e Sover con i bus di linea - non potranno utilizzare la palestra. Così come non possono usarla le varie associazioni che periodicamente utilizzano la struttura per una nutrita serie di attività.
«Si tratta di un edificio del 1982 e le perizie effettuate dai tecnici, il progettista dell’intervento di risanamento e il tecnico inviato dalla Provincia, ci dicono che la sicurezza non è garantita in caso di forte nevicata o di sisma - spiega il sindaco Mattevi - in quanto sono presenti infiltrazioni e fenomeni di marcescenza».
La situazione della struttura è nota da tempo e l’amministrazione comunale ha commissionato degli studi approfonditi, sia di tipo strutturale che di tipo energetico, coinvolgendo anche i servizi della Provincia. Il progetto di risanamento statico ed energetico c’è, è pronto dal 2012: si ritiene infatti necessario intervenire con la sostituzione completa della struttura principale e di quella secondaria lignea. L’intervento previsto è quello di una sostituzione completa del manto di copertura e dello strato di isolamento, e comprende l’adeguamento sismico della struttura. Il quadro economico del progetto prevede un costo complessivo di 999.500 euro, dei quali 700.920 euro per lavori e 298.579 euro per somme a disposizione dell’amministrazione.
Il Comune di Segonzano, per realizzare l’intervento, attende tuttavia il contributo della Provincia, che finora non è arrivato. «La situazione è stata segnalata già da tempo - continua il sindaco Mattevi - e il progetto è stato condiviso con gli uffici della Provincia, ma non c’è disponibilità di fondi». «Queste precipitazioni - osserva ancora Mattevi - creano anche dei problemi nella normale fruizione dei servizi e del fare comunità, perché la struttura viene utilizzata tutte le sere. Sono spazi preziosi e prenotati con largo anticipo, oltre al fatto che la scuola è sovracomunale».