La Seppi di Caldaro a Mezzolombardo. Subito 63 posti di lavoro
Firmato presso l'Assessorato allo sviluppo economico e lavoro della Provincia un accordo negoziale riguardante la Seppi M. spa, azienda con sede a Caldaro che opera nel settore della meccanica ed in particolare nel campo delle attrezzature agricole, industriali e forestali che, raccogliendo le opportunità offerte dal Trentino a chi investe sul proprio territorio, realizzerà un nuovo stabilimento nel Comune di Mezzolombardo. Giunto al termine di una lunga trattativa, durata più di un anno, l'accordo, fortemente voluto dalla Provincia, impegna inoltre la società a trasferire, una volta realizzato l'investimento, ovvero entro il 2017, la sede legale e produttiva in Trentino.
A Mezzolombardo verranno occupati 63 lavoratori, con l'impegno a raggiungere le 70 unità. L'investimento complessivo dell'azienda, fra immobile ed attrezzature, ammonta a 9,8 milioni di euro. La Provincia garantirà un contributo nella misura del 15% oltre all'esenzione Irap per cinque anni, trattandosi di nuova impresa che si insedia sul territorio e alla possibilità di utilizzo del fondo impianti di Trentino Sviluppo per l'installazione di attrezzature tecnologiche. Il Protocollo è stato firmato dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro delle Giunta, provinciale, dalla vicepresidente del Consiglio di amministrazione della società Susanne Seppi e dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori.
"L'operazione che abbiamo portato a termine con la firma dell'accordo odierno - ha sottolineato il vicepresidente - rappresenta un successo della politica economica che stiamo conducendo. Innanzitutto perché porta in Trentino un'azienda di qualità, che ha deciso di investire sul nostro territorio anche in quanto attratta dalle misure fiscali, di sistema e di incentivazione diretta proposte dalla Giunta. Siamo soddisfatti inoltre per la dimensione occupazionale che l'impresa si è impegnata ad incrementare, anche collaborando all'attuazione del Programma Garanzia Giovani, nonché per il fatto che questa azienda va a rafforzare il distretto produttivo della Piana Rotaliana. Questo risultato è il frutto di una cooperazione che coinvolge vari attori ed è la dimostrazione che con politiche di sistema il Trentino è capace di attrarre, anche da altri territori pur altamente competitivi come l'Alto Adige. Spesso sono state sollevate critiche nei confronti di aziende che hanno delocalizzato. In questo caso invece il nostro territorio dimostra di essere in grado di promuoversi come un contesto favorevole a nuovi insediamenti industriali".