Profughi in valle di Cembra: ne potrebbero arrivare quindici

In Trentino ad oggi ci sono circa 700 rifugiati

È stato trattato anche in Valle di Cembra il tema dell'accoglienza dei profughi, all'interno di un incontro informativo promosso dalla Comunità di Valle e condotto dal presidente Simone Santuari , al quale erano rappresentati tutti i Comuni cembrani. «In seguito all'incontro avuto alcuni giorni fa con l'assessore provinciale Luca Zeni - ha spiegato Santuari - e tutti i presidenti delle Comunità di Valle, è stato preso l'impegno di portare la questione all'attenzione dei sindaci per informare e per far capire che ora tutto il Trentino deve farsi carico di questa situazione, non solo la zona di Trento e Rovereto».

In Trentino ad oggi ci sono circa 700 rifugiati e l'idea di base è quella di non creare centri grossi, ma nuclei più piccoli e sparsi su tutto il territorio. Il presidente Santuari ha spiegato che in valle di Cembra orientativamente «potranno essere costituiti due-tre nuclei di quattro-cinque persone (quindi circa 15 persone) e che probabilmente saranno ragazzi (maschi) dai 25 ai 30 anni. Potrebbero arrivare in autunno e rimanere per un periodo di 18/24 mesi; dopo un primo periodo di formazione, ci sarebbe la possibilità da parte dell'ente pubblico di impiegarli in qualche lavoro».
Gli amministratori locali che si sono detti disponibili a valutare la messa a disposizione di ipotetiche strutture pubbliche e a una verifica con i parroci per l'eventuale uso di canoniche inutilizzate.

La Comunità di Valle in questo momento funge da tramite e da ente di coordinamento tra Comuni e Provincia: in quest'ottica martedì 8 settembre ci sarà un incontro tra amministratori locali e assessore Zeni per valutare come ci si è mossi, chiarire eventuali dubbi e capire, di fatto, come proseguire.

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