Ipotesi profughi al Lord Hotel
Riaffiora la probabilità di utilizzare il Lord Hotel, sulla statale del Brennero all’uscita verso Nord dell’abitato di San Michele, come centro di accoglienza per i profughi che il governo Renzi ha destinato al Trentino.
Nei giorni scorsi, la società proprietaria dell’albergo, ristrutturato ad hoc per accogliere circa centoventi profughi come nel febbraio scorso ipotizzò l’allora assessore provinciale Donata Borgonovo Re, ha incontrato i vertici della Comunità Rotaliana-Königsberg rendendosi disponibile ad accogliere una quantità di migranti anche inferiore al numero dei 120 posti disponibili nella struttura.
Il presidente della Comunità, Gianluca Tait, con il suo assessore alle politiche sociali, Marco Frasnelli, ha ribadito quanto già dichiarato nella lettera inviata in Provincia lo scorso anno e sottoscritta da tutti i sindaci di ambito, ossia la contrarietà ad un ammassamento in un solo edificio dei profughi, bensì di ospitarli in piccoli gruppi su tutto il territorio per inserirli nel tessuto sociale.
Prima dell’aumento del contingente assegnato dal ministero degli Interni al Trentino, la quantità a carico della Rotaliana era stata ufficializzata in 67 unità sui 1.207 migranti giunti nella nostra provincia. Adesso, che il contingente salirà entro fine anno a 2.000 unità, il numero dei migranti stabilito per la Piana rotaliana salirà a 111 unità. Attualmente, di profughi ce ne sono soltanto otto: sei nel comune di Lavis e altri due in quello di San Michele. A settembre ne arriveranno altri sei a Zambana e quattro a Nave San Rocco. Però anche ai sindaci non è nota la loro nazionalità.
L’assessore di Comunità, Marco Frasnelli, ha convocato gli assessori comunali competenti per un primo confronto sulle soluzioni da adottare. Nulla è cambiato rispetto l’anno scorso, ossia non sono disponibili alloggi pubblici e, pertanto, si dovranno sollecitare i privati affinché mettano a disposizione abitazioni di loro proprietà. La Provincia, per ogni persona ospitata in un alloggio, è disposta a pagare un canone di affitto fino a 150 euro mensili, facendosi inoltre carico dei pagamenti di tutte le spese condominiali e delle utenze di gas, acqua ed energia elettrica. In pratica, ospitando un nucleo di sei persone in un alloggio arredato, il proprietario riceverà una somma di 900 euro al mese ed eventuali danni all’interno dell’appartamento saranno pagati sempre dalla Provincia. L’assessore provinciale Luca Zeni non si è ancora espresso e la prossima settimana, al suo rientro dalle ferie, il presidente di Comunità convocherà immediatamente la conferenza dei sindaci.
Certo è, come asserisce l’assessore Frasnelli, che se non si trovano soluzioni adeguate per sistemare i profughi, non è da escludere che la Provincia torni sui suoi passi individuando un centro di accoglienza al Lord hotel. In proposito, il consigliere provinciale Rodolfo Borga ha inviato un’interrogazione al presidente Bruno Dorigatti per sapere se la giunta provinciale abbia intenzione di riproporre l’ipotesi di ospitare un centinaio di profughi al Lord hotel.