Le progettualità della Val di Cembra ruoteranno attorno al torrente Avisio
Presa nel suo insieme e con le eccezioni dei comuni che per alcuni decenni si sono scoperti ricchi grazie al porfido, la Valle di Cembra non ha mai navigato nell’oro. Fu questo uno dei motivi per i quali la Provincia investì su di essa ingenti risorse nei Patti Territoriali. Un’esperienza conclusasi fra luci ed ombre, di cui d’ora in avanti si misurerà quanto è rimasto almeno in termini di metodo di lavoro nella collaborazione fra pubblico e privato.
La Comunità di valle e i comuni che sulle due sponde dell’Avisio la compongono, da Giovo ad Alta Valle e da Albiano a Sover, hanno infatti davanti una seconda, grande opportunità per indirizzare ingenti risorse in progetti che abbiano ricadute concrete sul territorio. È da un po’ che i vertici della Comunità di valle e i primi cittadini si confrontano su questi temi, ma nell’ultima conferenza dei sindaci svoltasi martedì scorso, la discussione si è fatta stringente. Stabilito in buona sostanza che rispetto alla parte «comunale» del Fondo strategico ogni amministrazione avrà indietro i propri avanzi di bilancio per dar corso ad interventi sui singoli comuni (l’ufficializzazione dell’«elenco della spesa» avverrà giovedì prossimo), l’attenzione si è concentrata sulle opere di carattere sovracomunale.
L’idea che sta prendendo corpo è quella di riuscire ad affiancare ai 2,4 milioni messi sul piatto dalla Provincia per progetti di sviluppo locale, il milioncino di euro all’anno spettante ai comuni della val di Cembra dopo la rinegoziazione dei canoni per lo sfruttamento idroelettrico delle acque dell’Avisio.
In realtà una porzione dei 2,4 milioni, i sindaci hanno già deciso di destinarla alla sistemazione del secondo tratto della strada delle Strente che collega Segonzano a Bedollo. Un contributo che assieme a quelli della Comunità dell’Alta Valsugana, del Comune di Bedollo e della Provincia dovrebbe permettere di raggiungere i 4 milioni di euro necessari per realizzare la progettazione meno costosa delle due proposte. Quello che resta (si ragiona anche di interventi sull’acquedotto di valle), Comunità e sindaci - che saranno affiancati in questa fase di confronto da portatori di interesse locali - vorrebbero convogliarlo verso progetti che mirino alla valorizzazione turistica della val di Cembra aventi come filo conduttore il torrente Avisio. Il rispetto di questa condizione, infatti, è il presupposto per cercare di unire le due voci di entrata, visto che il milione di euro di sovracanoni è spendibile solo per interventi che interessano in qualche misura il corso d’acqua.
Un’opera - almeno sulla carta - sarà già apprezzabile entro la fine dell’anno. È in fase di ultimazione infatti il progetto preliminare di una pista ciclabile che dovrebbe coinvolgere anche i comuni di Molina di Fiemme e Capriana (beneficiari pure loro di sovracanoni), mentre sono allo studio la realizzazione di un paio di collegamenti da una parte all’altra della valle e di un cammino da Lavis a Segonzano.