Un «Solstizio» di acrobazie
Il «Sostizio d’Estate» cambia pelle, sceglie le acrobazie, vira sul circo di piazza e si allontana (ma solo un poco) dal teatro di parola.
È questa la principale novità dell’edizione 2017, che prenderà il via il 10 giugno prossimo nelle piazze di Mezzocorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige. Il programma è stato illustrato venerdì a Trento nell’ambito della piattaforma di comunicazione «Cultura Informa» da Federico Dorigati, presidente del Gruppo Arte Mezzocorona e da Floriana Cova, segretaria dell’ente organizzatore, acompagnati dal sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser.
Per affrontare questi tempi in bilico il Festival, con la sua ventisettesima edizione - è stato detto - ha deciso di rispondere al dubbio con la dolcezza, la bellezza e la leggerezza. «Quella 2017 sarà una stagione acrobatica, che volerà da uno spettacolo all’altro mutando forma e contenuti: dalla giornata spettacolare in piazza, come un equilibrista Solstizio passerà attraverso il teatro civile percorrendo il filo che lega i grandi temi del passato con quelli del nostro tempo».
La rassegna prenderà il via il 10 giugno, a partire dalle ore 16 con una giornata gratuita: nel pomeriggio, in piazza della Chiesa, a Mezzocorona a dare il «la» sarà Spazio Circo Bergamo in «Ancora un gioco!», seguito da un atelier di circo per tutti i piccoli aspiranti circensi. In serata Michele Cafaggi con il suo «Fish and Bubbles» metterà in scena una sarabanda di giochi, zampilli d’acqua e fragilissime bolle di sapone. A chiudere la prima giornata, dopo una pastasciutta di beneficienza in collaborazione con il gruppo MAB, i Matrioska in concerto con il tour ispirato all’ultimo album «Occhi Mossi».
Mercoledì 14 giugno, alle 21.30 il Festival si sposterà a Mezzolombardo, con «Questo è il mio nome»: non solo uno spettacolo, ma una risposta ai pregiudizi e alle paure di un mondo in tempesta, realizzato dalla compagnia del Teatro dell’Orsa al fianco di un gruppo di richiedenti asilo. Poi, venerdì 16 giugno, Mario Perrotta porterà in scena a Casa Menestrina, a Mezzocorona, i drammi della Prima Guerra mondiale, con «Quattordicidiciotto» per indagare la vicenda dei trentini e dei giuliani che combatterono come soldati austriaci di lingua italiana e le storie d’amore e di nostalgia, rimaste come un eco fra i Carpazi dell’ex fronte russo.
Domenica 18 giugno, sempre alle 21.30 sarà la volta di San Michele all’Adige, e del teatro disegnato di Gek Tessaro.
Il giorno del solstizio, 21 giugno, il Festival tornerà a Mezzocorona, al Palarotari, con i «The Black Blues Brothers»: giocolieri, sbandieratori, saltatori, che trasformeranno il film cult in un circo a cielo aperto. Gli artisti proporranno anche un workshop acrobatico.
L’edizione 2017 si chiuderà al Palarotari di Mezzocorona, sabato 24 giugno a partire dalle 19 con la grande musica dal vivo: la band genovese «EX-Otago», preceduta dai trentini Rebel Rootz.