Lavis e Piana Rotaliana scatenate con il servizio di bikesharing
Undici sono le postazioni per il servizio pubblico di mobilità sostenibile, messe a disposizione da qualche giorno di tutti gli abitanti della Piana rotaliana: la rete di Bikesharing è stata inaugurata ieri pomeriggio dinanzi al palazzo della Comunità Rotaliana Koenigsberg alla presenza dell’assessore provinciale all’ambiente e alla mobilità, Mauro Gilmozzi, di sindaci e amministratori della Rotaliana.
A fare gli onori di casa, il presidente della Comunità, Gianluca Tait, con l’assessore alla mobilità dello stesse ente, Germana Comunello.
Le undici postazioni sono così dislocate: tre a Lavis (Stazione ferroviaria, presso il municipio e nella piazza di Pressano); tre a Mezzocorona (sede della Comunità, stazione ferroviaria e stazione Borgata della Trento - Marilleva), tre a Mezzolombardo (presidio sanitario ex-ospedale, parcheggio di piazza Fiera e stazione Trento - Marilleva); due a San Michele (presso il municipio e alla Fondazione Mach).
Il funzionamento di questo innovativo sistema di mobilità sostenibile, che a Trento ha già preso piede ed è utilizzato giornalmente da centinaia di utenti, è molto semplice: ad ogni postazione c’è un totem in cui sono descritte le istruzioni e dove, attraverso un codice Qr, si può scaricare la relativa «app» sul proprio smartphone.
Un gioco davvero da ragazzi per i giovani che hanno più dimestichezza con i telefonini, ma alla fine anche i meno esperti scopriranno che, seguendo le istruzioni, non è poi così complicato comprendere il funzionamento del Bikesharing.
Peraltro, per i pendolari e titolari di un abbonamento di Trentino Trasporti l’utilizzo del Bikesharing è ancora più semplice. Si sblocca la colonnina che trattiene la bici e si parte per la propria destinazione; naturalmente l’operazione di sbloccaggio memorizza i dati dell’utente che rimane responsabile del mezzo fino al suo arrivo, in qualsiasi altra postazione (anche a Trento), dove riaggancerà la bici alla colonnina e da quel momento si fermerà il calcolo della tariffa e cesserà la responsabilità dell’utente. E’ possibile anche sottoscrivere un abbonamento annuale, conveniente soprattutto per i pendolari, al costo di 25 euro.
L’assessore Gilmozzi ha fatto notare come i giovani sono i maggiori fruitori di questo servizio; si sono abituati senza fatica alla cosiddetta mobilità «a zero emissioni», ossia bici e mezzi elettrici, poiché questo metodo di muoversi senza inquinare e difendendo l’ambiente è una concreta alternativa agli automezzi alimentati dai tradizionali combustibili derivati dal petrolio.