Mezzocorona-Mezzolombardo, arriva la pista ciclabile
Il collegamento della pista ciclabile della Val d’Adige con Mezzolombardo si farà entro l’anno prossimo. Ad annunciarlo è stato l’assessore provinciale all’ambiente e infrastrutture, Mauro Gilmozzi, durante il «question time» di ieri mattina in consiglio provinciale.
Del collegamento ciclopedonale tra Mezzolombardo e Mezzocorona si discute da anni e sembrava cosa fatta quando, quasi una decina di anni or sono, i sindaci dei due paesi (Annamaria Helfer a Mezzolombardo e Mauro Fiamozzi a Mezzocorona), condivisero l’idea di chiedere il congiungimento tra i due abitati con il sostegno finanziario della Comunità Rotaliana Königsberg. Poi vennero a cadere gli strumenti legislativi per finanziare la ciclabile, mentre Mezzolombardo propose nel contempo la realizzazione di una pista ciclabile per l’attraversamento dell’abitato: si trattava di una ciclopedonale tra via Cavalleggeri Udine e via Fiorini, attraverso il finanziamento del Fondo territoriale, sfruttando la larghezza dei relativi marciapiedi.
Tale progetto fu stralciato dalla Provincia che lo considerò un’opera «non prioritaria» e finì nel cestino. Per il prolungamento della ciclabile da via Fiorini fino a Mezzocorona, invece, fu chiesta all’assessore Gilmozzi la redazione del progetto all’interno del sistema di mobilità sostenibile, con il suo inserimento nella rete ciclopedonale provinciale.
La situazione attuale, in uscita dall’abitato di Mezzolombardo, vede infatti il tracciato della ciclopedonale che si sviluppa fino al ponte di attraversamento sul torrente Noce ma, oltre il ponte, la pista ciclabile si interrompe per qualche centinaio di metri. Pertanto, nel tratto compreso tra il ponte sul Noce e il bivio della Galletta che conduce alla stazione ferroviaria di Mezzocorona, ciclisti e pedoni devono procedere lungo la sede stradale destinata al traffico veicolare. Questa situazione è oggettivamente pericolosa e determina un elevato livello di rischio per ciclisti e pedoni, come dimostrano i gravi incidenti, anche mortali, avvenuti su quel tratto della statale.
La Provincia avrebbe previsto uno stanziamento per congiungere il percorso ciclopedonale e metterlo in sicurezza, ma in bilancio del 2018 non lo si trova; a tal proposito, il consigliere provinciale del Patt, Walter Viola, ha proposto l’interrogazione di ieri mattina, ottenendo una risposta soddisfacente da parte dell’assessore Gilmozzi.
«È vero che ci siamo impegnati, soprattutto con il presidente della Comunità di valle Gianluca Tait - ha risposto Gilmozzi - per realizzare questo tratto di strada e che abbiamo anche previsto uno stanziamento di circa trecentomila euro nel bilancio della Provincia. Tale somma non compare nel capitolo di spesa inerente le piste ciclabili perché è stata inserita nel budget del servizio Gestione strade, in quanto la strada e la ciclabile corrono parallele.
Quindi, lo stanziamento c’è ed entro il mese di febbraio è previsto l’incarico esterno per la progettazione. Penso che il progetto potrà essere pronto alla fine di giugno e, successivamente, si potrà dare corso alla pratica per l’inizio dei lavori, che dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno».