A Mezzolombardo lo studio pubblicato dall'Ispra dice che il 51% degli edifici è a rischio idrogeologico
Che il paese di Mezzolombardo fosse esposto a rischio frane lo si sapeva. Che lo fosse in misura così elevata come evidenziato dal rapporto Ispra sul rischio idrogeologico in Italia, però, ha colpito e un filino allarmato molti residenti, fra i quali il consigliere comunale di “Mezzolombardo Partecipa!”, Konrad Vedovelli che sulla questione ha depositato nei giorni scorsi una mozione.
«Nel rapporto - scrive Vedovelli - salta all’occhio, da cittadini di Mezzolombardo, che purtroppo il nostro paese ha un numero di edifici ad alto rischio (145 in totale) superiore a tutte le altre comunità, in percentuale addirittura più che doppia rispetto alla media provnciale (11% contro il 4%); 93 edifici sono a rischio medio e ben 428 a rischio moderato». Sommando il tutto si arriva ad una percentuale del 51% di edifici a rischio sul territorio comunale di Mezzolombardo.
«Una situazione certamente preoccupante - prosegue la premessa della mozione - anche perché edifici significano persone e ognuno di noi ben sa cosa sia importante preservare. Naturalmente chi abita a Mezzolombardo è a conoscenza delle problematiche che si sono ripetute negli anni, con vari accadimenti che fortunatamente sono stati limitati: anche la recente disastrosa perturbazione, possiamo dirlo con sollievo, ha preservato il nostro paese e l’intera Piana Rotaliana in modo migliore che in altre zone del Trentino»
Venendo al dunque pur «senza voler creare allarmismi ingiustificati o forse prematuri», Vedovelli - anche alla luce del fatto che lo studio Ispra servirà alla Provincia come una sorta di linea guida per realizzare opere aggiuntive (vallotomi) o a prendere decisioni come l’abbattimento di edifici in zone rischiose per frane e alluvioni - con la mozione impegna sindaco e giunta ad analizzare in primo luogo i dati e predisporre una relazione conseguenziale. A richiedere poi un incontro con l’Ente Provinciale, per intercettare da subito l’attività di monitoraggio e di verifica, chiedendo di mettersi in prima fila per la realizzazione di opere aggiuntive, vista la percentuale più alta nel comune di Mezzolombardo di edifici a rischio. Ed infine a tenere costantemente informata la popolazione, anche con incontri pubblici supportati da chi sta sul territorio e lo conosce meglio (soggetti della Protezione civile) sulla reale situazione, sulla necessità di realizzare opere anche private per le quali sono previsti contributi e finanziamenti.