Gli alunni della scuola elementare intitolata ad Odoardo Focherini e Maria Marchesi hanno versato alla sindaco Michela Noletti 157 euro, a copertura del costo dello svuotamento dei bidoncini dei rifiuti. Non è la prima volta che lo fanno: già un anno fa avevano versato la cifra equivalente al costo degli svuotamenti, che per il 2013 ammontava a 211 euro.

Tutto nasce da un progetto avviato nel plesso scolastico di Rumo alcuni anni fa: la produzione dei rifiuti era eccessiva, gli alunni venivano coinvolti in un programma per la riduzione dei rifiuti prodotti, e l'amministrazione comunale sosteneva l'iniziativa. Il risultato ora è lampante: per gli svuotamenti dei bidoni di rifiuti nel 2009 venivano pagati 1.289,14 euro, negli anni seguenti il costo del servizio è diminuito tanto da giungere nel 2014 ai 157 euro. Questo grazie alla separazione attenta, con tutto il riciclabile inviato ai Centri raccolta materiali, mentre con l'umido viene prodotto il compost, utile per fertilizzare la terra dove i ragazzini, riuniti nella cooperativa scolastica "Un sogno smarrito", coltivano frumento e segale, che poi lavorano producendo farina. Inoltre raccolgono e lavorano noci, mele, camomilla, tagliano legna da ardere, producono oggetti in legno ed argilla, con i proventi finanziano l'acquisto di strumenti da lavoro e abbattono il costo delle uscite scolastiche.

Inoltre, pagano quanto la scuola spende per gli svuotamenti dei bidoni dei rifiuti. Il presidente della cooperativa, Daniele Torresani, accompagnato dal vicepresidente Daniele Fanti, ha consegnato alla sindaco Michela Noletti la somma dovuta, alla presenza del segretario comunale Daniel Pancheri e dell'assessore all'ambiente della Comunità di valle Rolando Valentini. Il comune paga la quota fissa della tariffa, 300 euro; alla tariffa variabile provvedono gli scolari con il proprio lavoro. Dell'iniziativa va dato parte del merito, ovviamente, anche al gruppo insegnanti, che ha varato il progetto; gli scolari lo hanno comunque abbracciato con convinzione, tanto da estendere le buone pratiche anche all'asilo estivo, dove viene praticato il controllo totale sulla produzione di rifiuti.