Ciao Desireè! Una grande folla ai funerali della piccola bimba
Tantissime persone hanno voluto dare un grande ed affettuoso abbraccio alla piccola Desireè Larcher, la bimba di 5 anni affetta dalla tremenda malattia nota come atrofia muscolare spinale (Sma), spentasi nel sonno nella notte tra domenica e lunedì. Una folla inverosimile di persone di tutte le età – così tante che uno dei sacerdoti ha chiesto ai fedeli di interrompere, durante la liturgia, la fila per la benedizione della piccola bara bianca - che si sono riunite sul sagrato ed all’interno della chiesa di San Vittore per salutare per l’ultima volta una creatura molto speciale, figlia di tutta la comunità di Taio e non solo. La bimba ha perso la strenua lotta contro la malattia dopo anni molto difficili, in cui i genitori, Eros Larcher e Sara Chini, hanno tentato l’impossibile per curare ed accudire il loro angelo, anche con un estenuante braccio di ferro giudiziario per sottoporre Desiree alle cure del metodo Stamina. La bimba stata sottoposta alle infusione di cellule staminali e ad un trapianto di midollo spinale materno nel corso del 2013.
L’ultima infusione di cellule nel gennaio 2014, poi la cura è stata definitivamente sospesa, per le indagini della magistratura nei confronti del promotore di Stamina, Davide Vannoni, che ha recentemente patteggiato la condanna ad un anno e dieci mesi per l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Una vicenda umana dolorosa quella di Desireè, che ha coinvolto non solo Taio e la cittadinanza nonesa, ma anche quella trentina. Hanno officiato il rito funebre don Carlo Daz, don Albino Dell’Eva ed il diacono permanente Flavio Chini, che hanno offerto parole di conforto ad Eros e Sara nel loro immenso dolore, seppur composto e dignitoso. «Desireè è stata amata moltissimo, il suo sorriso era più eloquente di milioni di parole – ha affermato don Carlo - Essa ha avuto due genitori straordinari e coraggiosi che hanno fondato la propria vita su quella della loro bambina. Sarà sempre presente tra noi, il suo cuore e la sua anima battono accanto a Gesù».
Il sacerdote ha inoltre ricordato la visita di Desireè al nuovo oratorio parrocchiale, evidenziando la sua curiosità verso il mondo e la sua voglia di vivere. La preghiera dei fedeli è stata dedicata a tutti i bambini del mondo che soffrono, agli ammalati ed a coloro che lavorano nel mondo della ricerca scientifica. Al termine della cerimonia, papà Eros ha rivolto uno struggente e sentito ringraziamento a chi, in questi 5 anni, è stato accanto alla famiglia, con affetto e dedizione, nella lotta per la vita di Desiree: i parenti, gli amici e soprattutto i genitori dei bambini affetti da queste incurabili patologie. «Non finisce qui, continueremo a batterci per la libertà di cura – ha detto commosso ma con decisione il padre della piccola-. Vi prego, non mollate mai, noi saremo al vostro fianco!». Il ringraziamento più toccante alla compagna Sara, per avergli donato un preziosissimo tesoro, ed alla stessa Desireè. «Grazie per la pazienza e la tua sopportazione nel tuo piccolo corpicino durante le cure e soprattutto, per l’inestimabile insegnamento che ci hai dato. Ciao Desy» ha concluso il papà, con la voce spezzata dall’emozione. All’uscita del piccolo feretro, il tributo alla bimba dei tanti bambini presenti, con il lancio verso il cielo di una nuvola di palloncini bianchi e rosa.