Cles, Zeni in visita all'ospedale
C’è da stare tranquilli: l’ospedale di Cles, fra quelli periferici del Trentino, è quello che non rischia chiusure o tagli di reparti. Lo ha assicurato l’assessore provinciale alla salute, Luca Zeni, durante una recente visita alla struttura, che segue quelle già effettuate a Tione e Rovereto.
Accompagnato dagli amministratori locali (il sindaco Ruggero Mucchi in testa, poi il presidente della Comunità di Valle Silvano Dominici, Gianfranco Zanon e il consigliere Lorenzo Ossanna), Zeni ha visitato i vari reparti soffermandosi a parlare con i responsabili.
«Credo che l’ospedale di Cles sia il risultato evidente di un giusto investimento sulla periferia. Perseguire la qualità in alcune specializzazioni è obiettivo condiviso della nostra sanità pubblica» ha detto Zeni al termine.
Soddisfatto il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna: «Abbiamo tastato con mano quello che l’ospedale di Cles è oggi: un nosocomio moderno, al 75% ristrutturato a nuovo, con alcuni reparti rinnovati come ostetricia, che ha una vasca per il parto in acqua unica in tutto il Trentino, ed altre perculiarità molto importanti come il reparto del dottor Bianchini per il recupero dal punto di visto articolare. Abbiamo qui reparti di prim’ordine e siamo tranquillissimi sulla loro permanenza».
Certo, si sono viste anche le criticità, che sono state brevemente analizzate: «Ad esempio il Pronto Soccorso che dai 20 mila accessi dell’anno scorso è già balzato a 25 mila, da quando hanno chiuso Mezzolombardo molte urgenze sono confluite su Cles, e questo è uno stress per il reparto di Pronto Soccorso di Cles. Il personale è ottimo e “tiene botta”, ma certo va potenziato. Se c’è un reparto su cui lavorare, è questo».
Molto soddisfatto anche il sindaco di Cles Ruggero Mucchi: «Ho visto con grande soddisfazione questa bella struttura con le sale operatorie rinnovate e reparti ristrutturati; Zeni ci ha detto che qui non si è in discussione, e siamo quindi orgogliosi di fornire al Trentino un servizio di eccellenza».