Bilancio Melinda chiuso secondo le previsioni
Ai soci una media di 34 centesimi al kg
Era soddisfatto venerdì pomeriggio il presidente di Melinda Michele Odorizzi. Lo era perchè i bilancio del colosso italiano delle mele si è chiuso in maniera positiva. Lo ha spiegato nel corso dell'assemblea ordinaria dei soci dei Melinda. Il presidente Michele Odorizzi ha espresso soddisfazione per i risultati finali, apprezzando l'operato dello staff di direzione e di tutto il personale del Consorzio: «L'oculata gestione del prodotto e di tutte le fasi critiche della difficile campagna commerciale - ha detto - e l'ottimizzazione di ogni voce di costo, hanno consentito al nostro Consorzio di raggiungere risultati in linea con quelli prefissati dal bilancio di previsione e soprattutto con le aspettative dei nostri soci produttori».
L'assemblea generale ordinaria dei soci ha quindi approvato il Bilancio consuntivo relativo all'esercizio 2014-2015 (chiuso al 31 luglio), così come illustrato dal presidente Odorizzi, dallo staff di direzione e dal responsabile amministrativo del Consorzio, con il supporto del Revisore dei conti della Ftc. Dopo un'approfondita valutazione dei dati e un'ampia discussione, è stato concordato che i risultati sono in linea con quelli prefissati dal bilancio di previsione e con le aspettative dei soci produttori, soprattutto in considerazione dell'attuale contesto generale del comparto melicolo europeo, di segno negativo.
In particolare, la difficile congiuntura economica in cui versa la maggior parte delle oltre 40 Nazioni in cui Consorzio Melinda commercializza le mele, cui si aggiunge la produzione record in Italia ed in Europa dello scorso esercizio, ha generato un aumento della concorrenza internazionale con una conseguente sensibile erosione dei prezzi di cessione. Grazie ad un livello di prezzo contenuto, il consumo di mele dopo diversi anni ha segnato un incremento, il che ha consentito di commercializzare tutto il prodotto conferito, aumentato del 30% rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda la raccolta appena conclusa, si respira un'aria moderatamente ottimista. Federico Barbi, direttore commerciale: «Per la stagione - ha dichiarato - siamo moderatamente ottimisti. La produzione è leggermente inferiore rispetto al record del 2014 in cui si erano superate le 400 mila tonnellate. In linea generale l'Italia (e l'Europa) quest'anno avrà meno prodotto. Quindi avremo con ogni probabilità un mercato più libero e di conseguenza maggiori certezze rispetto alle incognite, specie di carattere commerciale, registrate lo scorso anno dove avevamo un +33% dei volumi sul 2013».
Barbi aggiunge che la qualità delle produzioni è «da buona a molto buona. I frutti, coltivati da 400 a oltre mille metri di altitudine, non hanno subito le conseguenze della calura estiva». Buone notizie quindi per le vendite della nuove Golden, che rappresenta il 75% delle vendite, iniziate il 28 settembre scorso e che sono subentrate a quelle «vecchie» della stagione passata, e per le varietà rosse, sul mercato da metà settembre. «Finora siamo soddisfatti grazie alla qualità e ai prezzi superiori rispetto al 2014 con la sensazione che i valori si possano ulteriormente alzare».