Trascinò l'asino con l'auto, patteggia 6 mesi
L'episodio aveva provocato un'ondata di indignazione anche sul web
Ha patteggiato 6 mesi per maltrattamento di animali il pastore della val di Peio - O. V., 53 anni, residente a Peio Paese, difeso dall’avvocato Romina Salvaterra - denunciato per aver trascinato con l’auto il suo asinello. Un gesto atroce che provocò un’ondata di indignazione anche via internet.
Il 30 ottobre 2015, dopo cena, il pastore decise di trasferire due asini dalla località Fonti al paese, dove ha una stalla. Uno dei due animali, però, non ne voleva sapere di andargli dietro e si impuntava. La cosa in verità non doveva sorprendere: da che mondo è mondo gli asini sono testardi, ma questo non autorizza nessuno a maltrattare un animale. Il pastore, invece, perse la pazienza. Legò una corda al collo dell’asino e strinse l’altro capo al gancio di traino del suo fuoristrada. Ingranata la marcia, l’uomo trascinò il povero asinello per quasi tre chilometri fino alla stalla dove la bestia venne abbandonata al suo destino. La vicenda però non sfuggì ai carabinieri di Cogolo che arrivarono alla stalla seguendo anche le tracce di sangue lasciate sull’asfalto.
Non sorprende se l’asinello abbia fatto una brutta fine: il veterinario accorso sul posto non poté fare altro che mettere fine alle sue sofferenze attraverso l’eutanasia della povera bestia. Secondo l’accusa, l’imputato cagionava lesioni delle medesima natura, ma meno gravi, anche ad un altro giovane asino. Per evitare ulteriori sofferenze agli animali, gli asini in possesso del pastore vennero posti sotto sequestro e affidati al fratello dell’indagato. Nella sentenza di patteggiamento il giudice Marco La Ganga ha disposto la confisca degli animali in sequestro. Cosa accadrà loro? La norma prevede che siano affidati ad enti o associazioni che ne facciano richiesta. Qualora nessuno si facesse avanti, gli asini potrebbero finire all’asta.