Rumo, cavallo nel dirupo salvato con l'elicottero

Sette ore di intervento, sedici uomini mobilitati più un elicottero dei vigili del fuoco permamenti di Trento e un veterinario che ha lavorato fino a mezzanotte. 
 
È stata una domenica molto intensa per il comandante dei vigili del fuoco volontari di Rumo Nicola Torresani  che ha coordinato l’intervento di salvataggio di un cavallo scappato dal recinto e finito in un dirupo per duecento metri. Assieme ai dieci vigili di Rumo, erano presenti anche sei del corpo di Preghena coordinati sempre da Torresani.
 
Era passato da poco mezzogiorno di domenica quando è scattato l’allarme alla caserma dei pompieri di Rumo. Un cavallo di 19 anni, era scappato dal recinto dove trascorreva placidamente le sue giornate ed era finito mezzo chilometro più distante in un dirupo.
 
I vigili del fuoco sono subito accorsi poco distanti dalla località Maso Stanchina dove l’equino era bloccato. Sulla zona imperversava un fortissimo maltempo che ha creato non poche difficoltà per arrivare nei pressi del cavallo. I vigili si sono messi in sicurezza e si sono calati nel dirupo.
 
L’animale era in piedi e mostrava delle profonde ferite provocate dalla caduta. A quel punto ai vigili del fuoco non è rimasto che chiamare i colleghi del nucleo elicotteri di Trento affinchè intervenissero per prelevare il grosso animale dal peso di 4,5 quintali. 
 
Le condizioni meteo ed in particolare la forte nebbia, hanno creato ulteriori problemi, tanto che l’intervento si è concluso alle 19, dopo che il cavallo era stato sedato dal veterinario intervenuto sul posto. Nel corso del pomeriggio infatti, la visibilità era molto scarsa e solo quando vi è stata una schiarita con il diradarsi delle nubi, è stato possibile intervenire. La bestia è stata quindi messa in una rete agganciata tramite il verricello dell’elicottero e trasportata in una stalla. Qui è stata curata con la sutura dei numerosi tagli ed a mezzanotte ha potuto tornarsene nella sua stalla estiva.
 
Sui motivi per i quali il cavallo è scappato non vi sono certezze. Due le piste più probabili: il forte maltempo con lampi e tuoni che hanno spaventato l’animale oppure la vista dell’orso che nella zona delle Maddalene è presente. Peraltro, sull’animale non sono state riscontrate ferite dovute all’orso.
 
La scena del salvataggio è stata vista da moltissime persone che hanno seguito per l’evolversi della situazione con grande partecipazione. «Mi ha soprattutto ha colpito - ha raccontato la signora Ornella Tassi - l’amorevolezza di tutti verso quell’animale che, frastornato e ferito, è passato in mezzo a due ali di folla che in silenzio, ma con apprensione hanno seguito il salvataggio».

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