Archeologia e cultura: convegno di due giorni

di Lorena Stablum

Sono gli stati generali della cultura solandra. Il convegno «Archeologia e cultura in val di Sole: ricerche, contesti, prospettive», che si terrà sabato 10 e domenica 11 settembre al Molino Ruatti di Pracorno di Rabbi, ha l’ambizione, peraltro raggiunta, di mettere in evidenza tutto il panorama culturale della valle in un percorso di dialogo e confronto tra gli operatori del settore. Il panorama è piuttosto ricco, le risorse culturali non mancano di certo e diverse associazioni culturali operano per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, etnografico e ambientale del territorio. Eppure qualcosa in più si può e si deve fare.

Lo stimolo viene proprio da Luisa Guerri, referente dell’associazione di promozione sociale Molino Ruatti e ideatrice insieme a Nicola Pedergnana del progetto. «È un’idea maturata da lunghi anni di lavoro e dal bisogno che sentiamo di avere un coordinamento a livello di valle delle risorse culturali del territorio - commenta infatti alla conferenza stampa di presentazione dei due giorni -. Non riusciamo a coordinarci tra di noi operatori della cultura e questa è una pecca grandissima perché il patrimonio culturale della valle invece è ricchissimo. Se ci mettiamo tutti insieme e lavoriamo in sinergia potremo essere forti e proporci anche al di fuori del territorio del Comune in cui opera ogni singola associazione culturale». Ma gli obiettivi sono ben più ambiziosi e riguardano anche il mondo del lavoro e la professionalizzazione degli addetti al settore. Guerri, infatti, non manca di sottolineare come spesso la cultura sia relegata al mero volontariato.

«Credo sia opportuno iniziare anche a parlare di professionismo all’interno delle nostre realtà culturali dal momento che ormai sono tante le figure qualificate in questo ambito - aggiunge la referente -. Dobbiamo rivedere l’idea di turismo culturale che abbiamo e ragionare in rete».
Promosso con il sostegno di Fondazione Caritro, Comunità di Valle, Comune di Rabbi e altri partners, il convegno si compone di due parti. Sabato, appunto, si darà un’ampia e completa visone di quanto si muove in valle dal punto di vista culturale grazie agli enti e alle associazioni preposte a partire dai musei etnografici, quelli dedicati alla Grande guerra e tematici, per arrivare ai castelli e agli ecomusei.

Domenica, quindi, si parlerà di archeologia con lo sguardo rivolto alle indagini e agli scavi effettuati sul territorio solandro. Si tratta del primo convegno dedicato al tema organizzato in Val di Sole: se, infatti, la valle può vantare una vasta bibliografia sulla Prima guerra mondiale e un buon patrimonio di studi storici a partire dalle carte di regola, la Val di Sole archeologica rimane ancora un ambito di ricerca da sviluppare nonostante, come conferma il programma, non siano state poche le campagne di scavo condotte sino a oggi.
«È un momento divulgativo pensato anche per la comunità per far conoscere i siti studiati in valle e che spesso sono presentati solo su riviste specialistiche o nel territorio di riferimento - aggiunge Nicola Pedergnana -. Si va dal Paleolitico all’archeologia della Grande guerra». Il programma completo è sul sito dell’Apt della Val di Sole o sulla pagina Facebook dell’associazione.

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