Brez, Mary stregata dall'essenza del bosco
Appassionata di erbe e piante di montagna, ha messo radici alle pendici delle Maddalene
La madre, belga, appassionata di natura e fotografia, tanto da fondare l'oasi di San Francesco, a Desenzano, sul Garda. La figlia appassionata di erbe e piante di montagna, nata in Belgio, in Italia da quando aveva sei mesi, ora residente ad Arsio, frazione di Brez. Strana coppia: loro non si regalano tovaglie, magliette, le solite cose da donne; ma sassi, pezzi di legno, spighe, immagini di piantine semisconosciute o i loro frutti?
La figlia, Mary Dalla Grazia , in valle di Non è giunta per caso. Dopo aver studiato agraria, ed essersi perfezionata ad Edolo, capita a Brez, invitata da un suo compagno di classe; lì conosce Augusto Prevedel, agricoltore che guarda alla melicoltura con occhio attento (no irrorazioni e basta, ma profonda conoscenza del suo frutteto, si irrora se serve). Lei vive a Sirmione, dove il padre Giorgio Dalla Grazia, origini friulane, è gelataio; ma ama i boschi, i monti, il silenzio. Sposa Augusto, ha tre figli: Matteo di 18 anni, Francesco di 17, Elisa di 12 (è questa che nella sua tenuta montana va ora a riempire carriole di terra rimossa dalle talpine).
A Monte di Brez la famiglia del marito ha un da un secolo un appezzamento di terreno, con una baita in muratura censita già agli inizi dell'800; un piccolo pianoro a due passi dal «Gioat», a quota 1.300 metri, esposto al sole del mattino. L'ideale per far nascere «L'essenza del bosco», una coltivazione di erbe officinali ormai meta di molti visitatori, comprese comitive scolastiche. D'altronde Mary è un'esperta; non a caso ha seguito un corso all'Istituto di San Michele per ottenere il permesso di miscelare ed il marchio «Trentinoerbe», ed ha lavorato per 8 anni per l'Appaa, insegnando didattica alle scuole medie.
«Al chiasso delle città o dei centri turistici preferisco la pace dei boschi», afferma Mary. «Ho seguito le orme di mia madre, una naturalista convinta, che ama la pace. Spesso assieme facciamo escursioni nei boschi, io individuo le piante, lei le fotografa, perché è quella, la sua professione». Non a caso Bernadette Gerard è tra le fondatrici della citata «Oasi di San Francesco», dove si preservano i canneti rivieraschi del Garda e varie specie animali; e non a caso è nota, come dimostra la pubblicazione di un articolo sul suo operato sull'ultimo numero della rivista specializzata «AB».
La località in cui sorge il maso, sapientemente restaurato con materiali antichi (travi di recupero, ad esempio) all'insegna del naturale, ha cambiato nome. «È nota come Località La Coca, forse derivante da conca», spiega Mary. «Una denominazione che poteva far sorgere pensieri strani, per la coltivazione di erbe? ho preferito l'essenza del bosco, più appropriato».
Lì, tra i boschi dalle pendici delle Maddalene, la sua coltivazione di erbe: timo, coriandolo, dragoncello, melissa, e molte altre essenze, addirittura le ortiche. «Non viene considerato quante proprietà abbiano?». Il tutto a favore di una certa produzione di erbe adeguatamente essiccate (sala di lavorazione e magazzino in casa, ad Arsio), che viene proposta a clienti di passaggio, ma anche ai mercatini, Pomaria e simili, ma anche a quello biologico di Ronzone e quello contadino di Fondo (settimanali, in estate), qualcuno anche fuori provincia. «Il tutto senza esagerare», spiega Mary. «La mia passione è andare nel bosco, alla ricerca di nuove essenze, e nel mio maso, per vederle crescere e trasformarle». Un maso dove fa anche scuola: da giugno a settembre apre le porte nei pomeriggi di martedì, giovedì e sabato, per quanti vogliono saperne di più. A costo zero, salvo eventuali acquisti. Manco dirlo, tutto è assolutamente biologico. «Anche l'allestimento, i recinti, tutto», sottolinea Mary. «Il giorno che dovessi smettere, qui da smaltire non c'è niente, sono stati utilizzati solo sassi e legno».