Faine, i «vandali» di Cles Ospedale, danno risarcito
Dipendente dell’Azienda sanitaria chiede e ottiene il pagamento dei danni: gli animali gli avevano rotto i cavi dell’auto parcheggiata
Non è rilevante l’importo che l’Azienda ha dovuto risarcire, ma la motivazione è decisamente curiosa. Secondo quanto scritto in una delibera dell’Azienda sanitaria, infatti, a danneggiare l’auto di un dipendente in servizio presso la struttura ospedaliera di Cles, non sono state l’usura o il dispetto di qualche passante, bensì le faine che vivono nel controsoffitto della zona Punto Prelievi e la Radiologia.
Da qui la decisione dell’Azienda sanitaria di versare al dipendente i 380 euro che sono serviti per riparare i cavi della macchina che era stata posteggiata per alcuni giorni nel piazzale ed era stata presa di mira dagli animali.
I fatti risalgono ad ottobre. Il dipendente aveva lasciato l’auto nel parcheggio di proprietà aziendale dall’1 al 4 ottobre e in questo lasso di tempo, secondo quanto accertato, aveva subito il danno ai cavi.
Presentata domanda di risarcimento, dopo l’accertamento da parte della direzione della struttura ospedaliera di Cles che ha accertato che effettivamente sussiste il problema della presenza delle faine, il danno è stato pagato.
Intanto dalla direzione stanno studiando rimedi per eliminare gli animali dall’ospedale anche per evitare che questi possano fare danni ancora più gravi. Non è però chiaro perché le faine siano così dannose per le automobili. Secondo gli esperti si tratta di animali curiosi e per loro il motore di un’automobile è un favoloso nascondiglio. I maschi poi rosicchiano i cavi.
Per evitare questo, in zone dove le faine sono numerose, è possibile proteggere i cavi d’accensione e i tubi dell’acqua di raffreddamento con guaine di plastica dura. È inoltre opportuno lavare spesso il motore dei veicoli visitati di frequente da faine per eliminare le marcature.
L’ospedale di Cles non è comunque l’unico infestato dalle faine. Era accaduto, qualche anno fa, in valle d’Aosta, al presidio ospedaliero di Beauregard. A Trento, nel 2004, i vigili del fuoco avevano trovato due piccoli nel controsoffitto del tetto del liceo Prati.
Posti insoliti che evidentemente però piacciono a questo animale che è ghiotto di roditori, conigli, frutta, insetti uccelli, uova e anfibi.