Cles, anziana gettata a terra da orda di studenti in stazione
Attimi di paura mercoledì pomeriggio, quando due signore che scendevano dal treno in arrivo da Trento, sono state travolte dalla ressa degli studenti che salivano sul convoglio alla fermata di Cles.
Cadendo a terra una delle due donne ha sbattuto la testa ed è stata prima soccorsa, poi trasportata in ambulanza al vicino ospedale per accertamenti.
Il fatto è accaduto mercoledì alle 13.15 sul treno 16 diretto a Mezzana, che ogni giorno alla stazione di Cles viene letteralmente preso d’assalto dagli studenti che tornano a casa da scuola. «Una situazione ormai fuori controllo» denuncia una delle due signore ferite. «Gli studenti salgono in massa sul treno travolgendo chi scende, buttano gli zainetti per occupare tutti i posti costringendo gli anziani a stare in piedi. Per fortuna ci sono alcuni controllori e capotreno energici e decisi che intervengono a “tenerli a bada”, ma questi ragazzi dimostrano di non avere alcun rispetto né educazione».
Ferma condanna a questi comportamenti arriva anche dalla professoressa Alessandra Pasini, Dirigente dell’Istituto Pilati: «Sono convinta - spiega Pasini - che la scuola abbia un ruolo importante nell’educazione dei ragazzi e nella prevenzione di comportamenti scorretti se non addirittura incivili, tuttavia la responsabilità più grande è in capo alle famiglie, che devono educarli fin da piccoli a rapportarsi in modo sereno, con rispetto e molta attenzione alle altre persone. In episodi come quello accaduto mercoledì assume rilevanza la dinamica del branco, che spesso porta i ragazzi a porre in essere comportamenti esagerati e assurdi. Dal mio punto di vista è necessario e urgente rendersi conto che esiste un problema di maleducazione e mancanza di rispetto verso le cose e soprattutto verso le persone in molti ragazzi e per far fronte a questo la scuola non può tirarsi indietro nel ruolo educativo. Rimane il fatto che la famiglia è il primo e principale educatore».
Il giorno dopo la situazione non era diversa, il treno numero 16 diretto a Mezzana è entrato in stazione a passo d’uomo, arrestandosi più volte perché i viaggiatori, una settantina e quasi tutti studenti, oltrepassavano ostinatamente la linea gialla, impedendo al mezzo di entrare in stazione in sicurezza. «C’è il rischio concreto, ogni giorno, che i ragazzi cadano sui binari davanti al convoglio in arrivo. Il conducente per fortuna avanza lentamente e continua a suonare dall’ingresso in stazione in avanti - spiega la signora vittima delle spinte - ma il pericolo è in agguato. Ho visto un capotreno minacciare di ritirare a tutti la tessera di abbonamento: non è servito».
Il treno ha dovuto frenare improvvisamente perché un viaggiatore ha attraversato i binari a pochi metri di distanza dal treno, per raggiungere il treno diretto a Trento che era in sosta in attesa del cambio dall’altra parte. Appena il treno si è fermato i «primi della classe», che si erano già posizionati in corrispondenza delle porte, hanno «fatto irruzione» incuranti dei viaggiatori che volevano scendere, alcuni dei quali anziani. Per i capotreno si tratta di «una situazione pericolosa e incivile» ormai divenuta quotidiana, che richiede l’intervento urgente da parte delle scuole e delle famiglie dei ragazzi.