Mirella Paris, da Rumo alla cucina di Borghese
«Eccomi, scusi ma stavo facendo gli gnocchi per questa sera. Sì, è vero: ho partecipato al nuovo programma di Alessandro Borghese, «Cucine d’Italia». Ma come fate a saperlo? Qualcuno qui del paese ve l’ha detto? Sti lazaroni... Però non posso dire se ho vinto la sfida...». Dall’altra parte del telefono c’è la signora Mirella Paris, la cuoca dell’Agritur Mirella di Rumo, un punto di riferimento per gli amanti della cucina tipica trentina da 25 anni.
E il passo da Rumo, o meglio dalla piccola frazione di Mione di Rumo a Milano è breve: «Mi hanno contattato e per tre volte gli ho detto di no: avevo da fare qui in agritur, non potevo andare a Milano. Poi mio figlio e la mia nuora hanno insistito e alla fine ho ceduto. A ottobre sono stata quasi un mese negli studi televisivi per le registrazioni del programma: è stata un’esperienza bellissima. Borghese è un grande, veramente una persona a modo, gentile ed educata e poi è preparatissimo sulla cucina, anche la nostra. Ma lo vedrete in tv».
Lunedì sera su TV8, il nuovo canale che fa parte della famiglia Sky, andrà in onda la prima puntata: il format è quello tipico delle sfide culinarie, ma con la grande novità «regionale». A sfidarsi, infatti, sarà un cuoco per ogni regione italiana: sotto le classiche cloche ci saranno prodotti tipici delle varie zone della penisola e i concorrenti dovranno creare dei piatti da leccarsi i baffi. Nei panni dei giudici Cristiano Tomei e Gennaro Esposito, chef stellati famosi in tutta Italia. Oltre ai cuochi i veri protagonisti saranno quindi i prodotti tipici. E la signora Mirella ammette di aver sempre parlato molto bene della terra trentina. «Modestamente credo di aver fatto fare una bella figura ai prodotti del Trentino Alto Adige. Almeno lo spero: ho raccontato la nostra terra sia con le parole, visto che la parlantina non mi manca, sia con i piatti. Ma anche i giudici e Borghese erano molto preparati su di noi e ne hanno parlato sempre molto bene».
I colori del Trentino, quindi, voleranno alti anche sul piccolo schermo grazie al talento di Mirella, che per arrivare a essere selezionata ha «battuto» altri ventuno candidati regionali. Ma Alessandro Borghese e la produzione come hanno fatto ad arrivare fino a Rumo? «Qualche anno fa avevo partecipato al casting per l’altra trasmissione di Borghese, “I 4 ristoranti”, una gara tra locali con una cucina simile e vicini geograficamente. Però poi la puntata non si fece, perché non riuscirono a trovare altri partecipanti. A distanza di tanti mesi si sono ricordati di me e, complice l’avvio di una nuova trasmissione, mi hanno chiamata». All’inizio sono stati solo no, ma dopo le insistenze di Borghesi, alla fine la cuoca trentina ha accettato.
«Come detto è merito di mio figlio Denis, che fa il professore alle medie di Tuenno ma la sera mi aiuta come cameriere, e della mia nuora Angelica: in passato ho fatto altre esperienze in tv, anche in quelle nazionali con chef Rubio in “Unti e Bisunti” e con Raspelli in “Mela Verde”, e così mi dicevano che avrei potuto andare a farlo ancora una volta. Ora posso dire di aver fatto bene a dire sì, perché è stata veramente un’esperienza molto bella e formativa».
L’appuntamento è quindi per lunedì sera: il marito Enrico, tutta la val di Non e tutto il Trentino potranno tifare per la genuinità di Mirella. Come finirà non si sa, ma «nella prima puntata io ci sono, ma poi bisogna guardarle tutte, vi appassioneranno. E ci saranno piatti ottimi e si parlerà bene del nostro trentino». Parola di chef Mirella, da Rumo a Milano con mestoli, padelle, la sua parlantina e il suo sorriso: impossibile non tifare per lei.