Il "grazie" delle comunità ai pompieri della Val di Non
Il teatro comunale di Tuenno ha ospitato la premiazione dei Vigili del Fuoco volontari del distretto di Cles, che nel corso dell’anno si sono distinti per la partecipazione alle emergenze e per l’anzianità di carriera.
A fare gli onori di casa è stato il vicesindaco di Ville d’Anaunia Romina Menapace, che ha sostituto il primo cittadino Francesco Facinelli, assente per impegni istituzionali. «Il Trentino - ha esordito Menapace - è grande perché in passato persone come i Vigili del Fuoco hanno pensato al bene di tutti, dedicando sé stessi alla comunità».
È quindi intervenuto il comandante dei Vigili del Fuoco di Tuenno Angelo Valentini, il quale ha sottolineato il ruolo del volontariato, che nelle recenti emergenze «ha davvero fatto la differenza». Erano presenti in sala anche l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, il consigliere provinciale Denis Paoli e il presidente della Comunità di Valle Silvano Dominici.
L’assessore Zanotelli, che risiede a Tuenno, ha ricordato l’impegno dei volontari durante l’emergenza del mese scorso, che in Trentino ha causato 2 vittime e 300 milioni di euro di danni, 6 dei quali al comparto agricolo. «I Vigili - ha detto l’assessore -, sono un esempio per tutti ed è importante mantenere vivo questo patrimonio comune. La Provincia autonoma di Trento non farà mai mancare il suo sostegno, dal dialogo con i Vigili è emersa l’importanza di strutturare un percorso condiviso per promuovere ed incentivare il coinvolgimento delle nuove leve».
Il presidente Dominici ha ripercorso la storia del modello trentino: «Il nostro sistema è nato in un contesto economico e culturale diverso, per questo la sfida è trasferire questi valori ai nostri giovani, insegnando loro la storia della nostra terra. Il Trentino vuole infatti continuare ad essere una terra non solo di diritti, ma anche di doveri verso gli altri e verso la propria comunità. Sono convinto che questa sia la chiave del successo per il Trentino del futuro».
L’ispettore Raffaele Miclet ha ricordato che nel 2017 i volontari del distretto di Cles hanno effettuato 1.219 interventi, per un totale di 62.300 ore di lavoro. «Durante l’emergenza della fine di ottobre - ha spiegato l’ispettore -, in 4 giorni di lavoro gli interventi sono stati 361, per 6.800 ore di lavoro. In quella situazione di emergenza si è visto chiaramente lo spirito con cui centinaia di volontari sono usciti di casa per la collettività; sono convinto che pompiere si nasca e non si diventi». Durante la cerimonia sono stati consegnati i diplomi per l’anzianità a 37 Vigili del Fuoco volontari, tra i quali il sindaco di Sfruz Andrea Biasi, che ha ricevuto il riconoscimento per i suoi 15 anni di attività dal vicesindaco di Sfruz Patrizia Poli. A ricevere i diplomi di «Fiamma d’Argento», rivolti ai volontari che vantano 35 anni di anzianità, sono stati: Carmelo Biasi (Sfruz, Vicecomandante), Achille Bertagnolli (Taio), Pio Bertagnollli (Taio), Fulvio Chini (Taio), Orlando Zadra (Tres), Mario Concini (Tuenno), Giovanni Leita (Tuenno), Ezio Leonardi (Tuenno) e Luigi Ebli (Cis).
L’ispettore Miclet ha poi consegnato i diplomi alle squadre di vigili che sono intervenuti nelle recenti situazioni di emergenza. Il riconoscimento per l’intervento a Dimaro è andato alle squadre di Flavon, Tassullo, Terres, Cunevo, Cis, Livo, Smarano, Vervò, Taio e Cles. Le squadre di Tassullo e Tuenno sono state premiate anche per l’intervento a Livillongo (Veneto) mentre quelle di Cis e Livo a fine ottobre sono intervenute anche sul territorio di Bresimo.
La serata si è conclusa con un caloroso applauso per ricordare i compagni che recentemente sono scomparsi: Davide Pinamonti (Tassullo), Vito Taller (Cles), Claudio Dalpiaz (Terres) e Davide Chini (Taio).