Tavola Clesiana alla moglie del professor Ivo de Carneri
La comunità di Cles ha onorato la memoria di uno dei suoi più illustri concittadini a 25 anni dalla prematura scomparsa: il professor Ivo de Carneri, uno dei più importanti parassitologi che l’Italia abbia mai avuto. Venerdì sera, in sala Borghesi Bertolla, il professor de Carneri è stato ricordato con una serata speciale nella quale è stata consegnata la Tavola Clesiana d’argento alla moglie Alessandra Carozzi.
Nel corso della serata sono intervenuti le autorità comunali e i colleghi di Ivo de Carneri e i responsabili della fondazione che porta il suo nome come il dottor Andrea Graiff che ha scritto una biografia sul professore clesiano dal titolo «Ivo de Carneri: la passione di vivere, un uomo di scienza e le sue radici».
de Carneri, dopo la laurea in Chimica nel 1950 presso l’Università di Pavia e successivamente in scienze biologiche assume l’incarico di direttore del reparto ricerche microbiologiche della società farmaceutica Carlo Erba di Milano e poi si specializza in Germania e in Gran Brentagna. Nel 1959 ottiene la libera docenza in parassitologia presso l’università di Pavia. Nel 1960 inizia a frequentare il primo corso di medicina tropicale dell’Università di San Paolo in Brasile e compie missioni scientifiche nel Mato Grosso. I mesi trascorsi in Amazzonia sono per lui un’esperienza importante sia dal punto di vista professionale che personale. Nella primavera del 1988, Ivo de Carneri visita per la prima volta l’isola di Pemba nell’arcipelago di Zanzibar.
Muore a Milano nel novembre del 1993.
La serata è servita anche per la presentazione del reportage della visita di una delegazione ufficiale del Comune di Cles, guidata dal sindaco Ruggero Mucchi, in Tanzania presso la Missione di Kipengere, dove opera ormai da molti decenni il missionario noneso Baba Camillo di Romeno, e sull’Isola di Pemba, dove la Fondazione de Carneri ha allestito numerosi progetti e dove è stato firmato il gemellaggio con il Distretto di Chake Chake.
Infine, l’Amministrazione comunale ha ringraziato quanti, siano essi singoli cittadini o associazioni che hanno lavorato e lavorano in Africa in progetto di solidarietà.