Cles, ex giunta Flaim nei guai Contestato danno di 82mila euro
Una raffica di atti di citazione è stata emessa dalla procura regionale della Corte dei conti nei confronti dell’ex sindaco di Cles Maria Pia Flaim, dei membri della sua giunta e del segretario comunale Remo Sommavilla.
Il procuratore Marcovalerio Pozzato contesta un danno erariale complessivo di 82.531 euro per incarichi che l’amministrazione affidò all’esterno pur in presenza di valide professionalità interne. Tra queste c’era anche un qualificato ingegnere (Alberto De Vecchi), che aveva le competenze per svolgere quelle progettazioni ma veniva tenuto di “in panchina”, tanto che Tribunale civile e Corte d’appello hanno condannato il Comune di Cles per demansionamento.
La procura non lesina critiche agli ex amministratori a cui viene contestata una situazione di «caos organizzativo», di «sprezzante trascuratezza dei propri doveri», di «comportamento improntato alla massima noncuranza degli interessi pubblici».
E, ancor più pesante: «Lo scenario che si presentava presso il Comune di Cles all’epoca dei ripetuti affidamenti di incarichi all’esterno era caratterizzato da una consorteria, formata dai componenti della giunta e del segretario comunale, tesa a favorire intenzionalmente lo sperpero di denaro pubblico in favore di professionisti privati». Va sottolineato che le accuse mosse alla ex giunta Flaim vengono radicalmente contestate dai convenuti (difesi dall’avvocato Roberta de Pretis).
La giustizia contabile si è mossa sulla base di una denuncia, anonima ma dettagliata. All’esito delle indagini condotte dai carabinieri, il procuratore Pozzato ha aperto una dozzina di fascicoli anche se alla fine quelli approdati in giudizio sono otto. In tutti i casi la procura evidenzia la sussistenza di un danno erariale perché gli incarichi affidati dalla ex giunta Flaim avrebbero potuto essere svolti da tecnici dell’amministrazione. L’Ufficio tecnico del Comune di Cles non era sguarnito: era composto da 11 dipendenti di cui 3 ingegneri, 5 geometri, 3 ragionieri. E poi c’era l’ingegner De Vecchi che, sentito come testimone, ha confermato di aver avuto competenze e tempo disponibile, visto che era volutamente sotto-utilizzato, per fare gran parte di quei progetti.
La difesa sostiene che gli incarichi affidati all’esterno erano limitati ai soli casi in cui non c’erano all’interno dell’amministrazione tecnici qualificati per quel particolare progetto. Secondo il pm però «gli incolpati palesano l’inesistenza di una programmazione nella gestione e formazione del personale, pur essendo precipuo compito degli enti di appartenenza dei dipendenti pubblici provvedere alla loro formazione ed aggiornamento professionale».
Ecco nel dettaglio le singole contestazioni con ripartizione dell’84% dell’addebito alla giunta e il 16% al segretario comunale. Un danno erariale da 29.182 euro viene contestato all’ex sindaco Maria Pia Flaim, agli assessori dell’epoca Giuseppina Gasperetti, Luciano Bresadola, Marco Nicolodi, Mario Springhetti, Roberto Luchini, Mario Chini, e al segretario comunale Remo Sommavilla per l’affidamento all’esterno dell’incarico di diagnosi energetica di alcuni edifici comunali. Un danno di 33.954 euro viene contestato a sindaco, giunta (tranne Nicolodi,assente) per il progetto relativo alla realizzazione di un garage interrato presso il centro scolastico. Un danno di 3.045 euro viene contestato a sindaco, giunta (tranne Luchini) e segretario per la progettazione di interventi di messa in sicurezza di via Bertolla e via Chini a Cles. Un danno di 1.550 euro viene addebitato a sindaco, giunta (tranne Luchini) e segretario per la progettazione di un percorso ciclabile. Un danno da 5.574 euro viene addebitato a sindaco, giunta (tranne Luchini) e segretario per la progettazione di opere di messa in sicurezza di via Chini e via Diaz a Cles. Un danno da 1.749 euro viene contestato a sindaco, giunta e segretario per uno studio preliminare per una nuova viabilità in via Marchetti a Cles. Un danno di 4.709 euro viene contestato a sindaco, giunta e segretario per direzione lavori in seguito a nubifragi in località Maso Turri. Un danno di 2.768 euro viene contestato a sindaco, giunta (tranne Nicolodi) e segretario per una stima per lavori sull’acquedotto. Tre procedimenti sono stati invece archiviati. Tra questi lavori di sistemazione di una strada forestale (per cui era necessario un ingegnere forestale) e per lavori al cimitero monumentale (per cui serviva un architetto).