Sulla diga di Santa Giustina sorge uno "skywalk" nel vuoto: via libera della Provincia
La diga di Santa Giustina è stata per qualche decennio la diga più altra d’Europa. Nel tempo il primato è passato al Canton Vallese (Val d’Herens), ma la vertigine dei 152 metri di Santa Giustina è rimasta tale e, ancora oggi, sporgersi dal parapetto toglie il fiato. La diga e il lago di Santa Giustina, oltre a produrre energia elettrica, saranno al centro del progetto di valorizzazione turistica che porterà, tra l’altro, alla realizzazione di una “skywalk”, ovvero una passerella girevole, a sbalzo sulla forra del torrente Noce. Nella seduta odierna, la giunta provinciale, su proposta del vicepresidente Mario Tonina (assessore all’ambiente e urbanistica) e del collega al turismo Roberto Failoni, ha riconosciuto “l’interesse pubblico” della skywalk e del progetto turistico. Gli interventi avranno un costo di circa 1,80 milioni di euro e saranno sostenuti da Dolomiti Edison Energy, società titolare della concessione della centrale idroelettrica.
Il lago di Santa Giustina e la diga non saranno solo una fonte di produzione di energia idroelettrica, bensì uno dei volani del turismo in Val di Non. Da tempo, lo specchio d’acqua registra un crescente interesse da parte dei turisti, attratti, ad esempio, dalla possibilità di navigarlo o dall’esplorazione di uno dei suoi rami laterali, la forra del rio Novella.
Ora arriva il piano per la “valorizzazione” del lago e della diga di Santa Giustina proprio a scopi turistici, promosso dalla Comunità della val di Non che, in accordo con l’Apt di valle, lo ha inserito nell’accordo di programma da cui dipende anche la dotazione del Fondo strategico territoriale.
Oltre ad una serie di interventi sulle rive e in diverse aree del lago, il progetto ha nella passerella sospesa (skywalk) uno degli elementi caratterizzanti. L’opera dovrebbe essere costruita sulla spalla ovest della diga di Santa Giustina, così da portare in pochi ma adrenalinici passi il visitatore ad ammirare la profondità della forra e l’imponenza della diga, capolavoro in calcestruzzo dell’epopea dello sviluppo del Trentino negli anni ’51.
La diga è nella disponibilità dell’attuale concessionario, Dolomiti Edison Energy Srl, società formata dalla holding trentina Dolomiti Energia e da Edison, che si è detto disponibile a realizzare l’opera. Da qui la richiesta della Comunità della val di Non alla giunta provinciale di riconoscere il “carattere strategico sotto il profilo turistico ed economico”, con il conseguente interesse pubblico, del progetto di valorizzazione del lago e della diga di Santa Giustina.
La delibera odierna, oltre a riconoscere l’interesse pubblico delle opere, si preoccupa anche consolidare le “condizioni di realizzabilità” e di mantenimento nel tempo, considerata l’imminente scadenza dell’attuale concessione. “A tal fine - recita la delibera -, è necessario prevedere che le opere previste, ed in particolare la passerella girevole (skywalk) da realizzarsi sulla diga, debbano essere cedute dall’attuale al prossimo titolare della concessione di grande derivazione idroelettrica di Taio-Santa Giustina e che debbano essere gestite da quest’ultimo per l’intera durata della stessa concessione”.
IL PROGETTO
Come scrivevamo due anni fa (agosto 2017): Fare una passeggiata nel vuoto non sarà mai stato così semplice. Sta per prendere forma il progetto della nuova Diga di santa Giustina, luogo attrattivo e strategico per la promozione e lo sviluppo dell’intera valle dal punto di vista turistico. Qui non verrà realizzato soltanto lo skywalk - passerella girevole in ferro e vetro a sbalzo sul coronamento della diga - voluto e finanziato da Dolomiti Edison.
L’area sarà oggetto di un restyling complessivo con importanti interventi di messa in sicurezza, in particolare per pedoni e ciclisti. Non mancheranno inoltre le strutture dedicate alla promozione, dove sarà la tecnologia a farla da padrone.
Gli interventi previsti sono stati individuati attraverso un accordo fra la Comunità di Valle (ente capofila), i Comuni di Ville d’Anaunia e Predaia che sono territorialmente competenti, Dolomiti Edison Energy in qualità di soggetto proprietario delle strutture e delle aree oggetto dello studio e il Consorzio Bim dell’Adige che è interessato all’erogazione di parte delle risorse finanziarie necessarie per realizzare le opere.
Questa zona era stata indicata come strategica dal consiglio comunale di Ville d’Anaunia, mentre in sede di Comunità di valle era stata successivamente formalizzata l’intesa con i Comuni per il finanziamento dell’intervento con il Fondo strategico territoriale alimentato direttamente dai Comuni e dalla Provincia.
L’iniziativa di rilancio prevede in primis la messa in sicurezza degli attraversamenti, l’allargamento della strada e la costruzione di edifici attrattivi che diano la sensazione di una porta di accesso all’intera Val di Non. All’interno ci saranno spazi espositivi dove, attraverso la tecnologia digitale e le attività pratiche, verranno promossi il territorio, i suoi prodotti ed i servizi offerti agli ospiti. Fondamentali saranno inoltre il raccordo della rete ciclo-pedonale con l’area delle Plaze di Dermulo e la realizzazione di un’adeguata area parcheggio.
L’obiettivo che si persegue attraverso questo complesso intervento - si legge nel documento - è quello di promuovere e favorire la valorizzazione a fini ambientali e turistici del territorio della valle, proponendo uno sviluppo attento alle peculiarità dei luoghi, oltre che alla salvaguardia ed alla valorizzazione degli aspetti caratteristici del territorio.