A Nanno nasce il melo di Sara Pedri, la sorella: «Siamo commossi dall’affetto e dal sostegno della Val di Non»
Il 23 giugno, in occasione del 34esimo compleanno della giovane ginecologa scomparsa da Cles il 4 marzo 2021 dopo una difficile esperienza lavorativa all’ospedale Santa Chiara di Trento, la comunità nonesa le ha donato una pianta richiamando il Giardino di Forlì lei dedicato
LA RICORRENZA Auguri Sara, ovunque tu sia: il ricordo della ginecologa scomparsa
IL PODCAST La storia sospesa di Sara Pedri
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NANNO. Dal 4 marzo 2021 non si hanno notizie di Sara Pedri, giovane ginecologa scomparsa dalla Val di Non dopo una difficile esperienza lavorativa nell’ospedale Santa Chiara di Trento. La sua auto era stata ritrovata nei pressi del ponte di Mostizzolo, che sovrasta il lago di Santa Giustina.
Il 23 giugno avrebbe festeggiato i suoi 34 anni con la famiglia: agli auguri della madre e della sorella condivisi via social, si sommano quelli della comunità nonesa. Quel giorno infatti è stato piantato il “melo di Sara” a Nanno - un richiamo al Giardino di Sara di Forlì, in onore della giovane - raggiungibile imboccando la strada presente sulla destra della Caserma dei Vigili del Fuoco. Come spiegato da Nadia Sandri, tra coloro che hanno avuto l’idea, Marco Lorenzoni è l’autore della targa, Gigi Bazzanella ha preparato la struttura di legno dell’insegna. Emanuela Pedri Gianni Guardigli Sergio Moratti Nicodemo Gentile Sara Graziadei Giorgio Ioris Aldo e Pierluigi Sandri, Paola Dal Rì, Vittorio Micheli e tutte le amiche e gli amici di Sara.
Colpita dal gesto, la sorella Emanuela Pedri ha condiviso l’affetto ricevuto e spiegato i prossimi progetti legati al melo noneso di Sara: «Un’altra grande sorpresa che, prossimamente, desidereremo di condividere con voi attraverso un invito ad un evento speciale. Al momento non vi vogliamo anticipare troppo, voglio solo ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione di un altro importante progetto!».
«Un altro grande passo verso la consapevolezza che Sara ha scelto Cles, lì ha messo le radici e lì si è voluta fermare - ha aggiunto - una scelta dolorosissima per noi, ma che sta lasciando il posto ad una Sara diversamente presente, soprattutto grazie all'affetto e al sostegno quotidiano che la comunità di Cles e della Val di Non ci hanno dimostrato in questo periodo così difficile per noi. La nostra famiglia ringrazia Nadia Sandri, Giorgio Ioris, Aldo e Pierluigi Sandri, Marco Lorenzoni e tutto coloro che hanno contribuito a realizzare un altro grande dono per Sara e per noi. Vi vogliamo bene».
E infine un pensiero alla sorella minore: «Sara, è così che stai agendo, è così che hai deciso di essere presente, attraverso l'unica energia che muove tutto: l'Amore».
Il 4 marzo 2023, a due anni dalla scomparsa di Sara Pedri, l’Adige ha prodotto e realizzato il podcast: «Questa volta non ce la farò»: la storia sospesa di Sara Pedri - un caso, quello della giovane ginecologa scomparsa in val di Non, che ha toccato l’opinione pubblica e messo sotto sopra la sanità trentina. Potete ascoltarne gli episodi anche sulle piattaforme Spotify e Audible.