Violenza sulle donne e maltrattamenti in famiglia, i carabinieri arrestano tre persone in val di Non
Negli ultimi dieci giorni tre distinti episodi hanno portato all'intervento dei militari per bloccare altrettanti uomini violenti a Cles, Borgo d’Anaunia e Predaia. In due casi le vittime erano i genitori, nel terzo la giovane convivente dell'arrestato
FEMMINICIDIO Gino Cecchettin al funerale di Giulia: uniamoci contro la violenza
APPELLO "Uomini, fate un esame di coscienza: fatelo per mia sorella Giulia"
TRENTO Migliaia di persone in corteo contro la violenza sulle donne
TRENTO. Tre persone arrestate dai carabinieri negli ultimi dieci giorni, in val di Non, per altrettanti casi di maltrattamenti in famiglia. Il primo episodio lo scorso 23 novembre, poi gli altri due, che hanno visto in azione i militari della compagnia di Cles, in esecuzione di provvedimenti restrittivi emessi dall’autorità giudiziaria.
"Un vero e proprio giro di vite - si legge in una nota stampa - che ha fatto finire in carcere tre uomini della val di Non. Situazioni tutte diverse ma accomunate dall’uso di violenza nei confronti del proprio nucleo familiare, condotte, dunque, tutte inaccettabili e assolutamente da censurare e contrastare con gli incisivi strumenti normativi messi a disposizione dell'autorità giudiziaria e dei militari, che hanno permesso di attivare immediatamente la procedura di codice rosso dinanzi ai gravi fatti prospettatisi, ben approfondendo -anche in modo celere- situazioni presentatesi - a volte - anche solo in maniera sospetta".
È così che si sono aperte le porte del carcere di Trento per i tre autori di maltrattamenti in famiglia o verso conviventi, in esecuzione di altrettante misure cautelari detentive emesse dall’ufficio gip del Tribunale di Trento, su richiesta della Procura della Repubblica e a seguito dei gravi elementi probatori raccolti dalle stazioni carabinieri di Cles, Borgo d’Anaunia ed, in ultimo, Predaia.
Nello specifico, spiegano i carabinieri, "a Cles è stato arrestato un operaio 52enne nei cui confronti erano scattate le manette già lo scorso anno, allorquando si rese responsabile di maltrattamenti verso l’anziana madre alla quale chiedeva frequentemente soldi pretendendoli anche con minacce gravi e violenze psicologiche.
All’ennesimo rifiuto, l’uomo tentò altresì di incendiare, dando fuoco alla porta d’ingresso, l’appartamento di prossimi congiunti dove la donna si era rifugiata temendo ritorsioni da parte del figlio. Dopo la scarcerazione, quest’ultimo ha continuato a maltrattare la madre, motivo per cui è stata disposta nei suoi confronti un nuovo provvedimento di carcerazione preventiva, in attesa dell’esito dei procedimenti penali.
A seguire, poi, è stato arrestato e portato in carcere, dai carabinieri della stazione di Borgo d’Anaunia, un 45enne di origine moldava, autore di maltrattamenti e violenze domestiche, sia fisiche che psicologiche ed economiche, commesse nei confronti della giovane compagna convivente. Allo stesso era stato inizialmente disposto dall’Autorità Giudiziaria il divieto di avvicinamento e di contatti con la donna, provvedimento che l’autore ha più volte violato cercando di contattarla a mezzo social network e tentando di violare gli account in uso alla stessa al fine di rintracciarla.
Il terzo arresto è stato eseguito lo scorso 5 dicembre nel comune di Predaia, dai militari di quel comando Stazione, nei confronti di un uomo quarantenne, italiano, resosi responsabile di maltrattamenti nei confronti degli anziani genitori, che spesso subivano aggressioni, danneggiamenti del proprio appartamento e richieste insistenti di denaro. Anche in questo caso è stata disposta ed eseguita la misura cautelare in carcere, interrompendo le condotte di violenza".
La compagnia carabinieri di Cles, sottolinea il comunicato stampa, continuerà ad assicurare la massima priorità all'azione di contrasto delle violenze di genere, "grazie anche alla capillarità sul territorio delle 15 Stazioni dipendenti, sarà sempre pronta, in sinergia con la Procura della Repubblica e tutti gli altri enti pubblici preposti, ad affrontare qualsiasi situazione a tutela delle vittime".