VAL DI SOLE. C'è chi invita i solandri ad andare al voto, forte delle oltre seimila firme raccolte negli scorsi mesi, e chi invece a disertare le urne. C'è chi la considera una grande opportunità di democrazia e chi invece una cosa ridicola. Oggi, 27 ottobre, in ognuno dei comuni solandri si potrà barrare sulla casella "sì" o su quella "no" al quesito proposto dalla consultazione popolare: «Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?».

«Sarà un voto utile a certificare con i numeri quello che pensa la gente» dice il presidente della Comunità della val di Sole Lorenzo Cicolini. «L'organizzazione è stata impegnativa, siamo i primi in Trentino a fare una cosa del genere. Il mio invito? Di andare a votare, senza illudere nessuno: questo non è un referendum. Ma è comunque uno strumento importante».

Alta l'affluenza questa mattina in Val di Sole per la consultazione popolare sulla gestione degli orsi nel territorio. A mezzogiorno la partecipazione era superiore al 25% dei circa 12mila aventi diritto, secondo le proiezioni della Comunità di valle. I 20 seggi allestiti nei 13 Comuni resteranno aperti fino alle 20, dopodiché partirà lo spoglio.

Alle 22 i sindaci della valle si riuniranno per prendere atto del risultato e, sulla scorta della volontà espressa, avvieranno l'interlocuzione politica con Trento, Roma e Bruxelles per rivedere la gestione del progetto.