Traffico: niente calo con la «Valdastico»
Tutto è messo nero su bianco. E da diversi mesi. «L'insieme degli sviluppi infrastrutturali previsti in Veneto non saranno in grado di alleggerire il traffico sulla SS47. Anzi, andranno con buona probabilità ad aumentarne l'intensità». È lo studio sul traffico elaborato dal Politecnico di Milano, argomentazioni ed analisi dei dati che portano la firma dei professori Giuseppe Folloni, Gianluigi Gorla e Roberto Zucchetti
Tutto è messo nero su bianco. E da diversi mesi. «L'insieme degli sviluppi infrastrutturali previsti in Veneto non saranno in grado di alleggerire il traffico sulla SS47. Anzi, andranno con buona probabilità ad aumentarne l'intensità». È lo studio sul traffico elaborato dal Politecnico di Milano, argomentazioni ed analisi dei dati che portano la firma dei professori Giuseppe Folloni, Gianluigi Gorla e Roberto Zucchetti, allegato al documento preliminare del Patto di sviluppo territoriale. «E il prolungamento della Valdastico in Trentino, a detta dei suoi stessi promotori - ricordano i tre studiosi - non sembra essere in grado di modificare in maniera sostanziale il traffico sulla Supervalsugana».
La statale 47 è una strada a servizio della valle, questo è un dato di fatto. E Borgo è il punto di minor traffico con 6.067 veicoli in transito al giorno, di cui 1.514 (25%) veicoli pesanti. A Novaledo il traffico risulta triplicato (circa 20 mila veicoli), che diventano quasi 30 mila nei pressi di Levico e 33 mila a Pergine (cinque volte quello di Borgo). Ed ai Crozi transitano 41.266 veicoli al giorno.
Vediamo il traffico in direzione del Veneto. In località Barricata a Villa Agnedo si passa dai 6 mila di Borgo ai 12,6 mila al giorno che salgono a 13,5 mila in località Carpanè e 17,4 mila a Solagna, in territorio veneto. Sull'intera carreggiata la velocità media è di circa 70 chilometri all'ora: per arrivare a Trento da Bassano, rispettando i limiti di velocità, ci si mette 65 minuti.
«Se fosse istituito il limite dei 70 sull'intera tratta - si legge nello studio - ci si impiegherebbe solo un minuto in più. Ci vorrebbero altri 5 minuti se tutti i 76,7 chilometri fossero realizzati, invece, a doppia carreggiata».
Oggi, per arrivare al Brennero dal Veneto, sono tre i flussi di traffico esistenti. Per chi sale da Vicenza si sceglie l'A22 con 313 chilometri da percorrere in 4 ore e 5 minuti ed un costo di trasporto di 409 euro. Ci si impiega meno (3 ore e 58 minuti), percorrendo 229 chilometri ed un costo di 372 euro (in gran parte fuori dall'autostrada) per chi parte da Treviso nord. Si spende ancora meno, invece, percorrendo la SS47: 328 euro con 218 chilometri di strada e 3 ore e 11 minuti di viaggio.
«Il completamento della Valdastico non alleggerisce il traffico pesante sulla SS47, ma peggiorerà la situazione di accessibilità a sud di Trento. E sarà, eventualmente, in grado di attirare solo parte del traffico prossimo al casello di Thiene» si legge nello studio del Politecnico.
Vediamo quindi quale sarà l'impatto sulla Valsugana del completamento della Pedemontana veneta: in tutto 92 chilometri, per collegare l'A4 alla A27 da Montecchio Maggiore a Spresiano. «Oggi sono circa 29 mila i veicoli stimati in transito se quella strada fosse già ultimata. Entro il 2023 aumenterà del 50%, e del 75% entro il 2035. Tra nove anni al casello di Bassano est, accesso alla Pedemontana più vicino al Trentino, il traffico lieviterà del 42% raggiungendo la soglia dei 50 mila veicoli al giorno. E la nuova infrastruttura - scrivono i tre professori del Politecnico di Milano - avrà l'effetto di attrarre sulla SS47 anche parte del traffico che oggi prende la via della A27-SS51 di Alemagna». Tra due anni, con la Pedemontana ultimata, per arrivare al Brennero da Bassano Est dalla SS47 ci vorranno 3 ore e 14 minuti: in tutto 224 chilometri per un costo operativo complessivo di 336,48 euro. Oggi si percorrono 3 chilometri in più, ci si mette dieci minuti in più con un costo di 345 euro. Che supera i 350 euro percorrendo, passando dal casello di Dueville, la Valdastico Nord (se sarà realizzata). Aumenterebbero anche i chilometri (230) con un minor tempo di percorrenza (3 ore e 10 minuti).
Tutto è messo nero su bianco dai consulenti. Così come il giudizio sulla ferrovia della Valsugana. «Una cosa è ipotizzare la penetrazione ferroviaria in un'area metropolitana con vantaggi di capacità, prestazioni e impatto ambientale. Effetti non comparabili con questa situazione - si legge nello studio - che si colloca in un contesto orografico ed insediativo particolare, per di più con infrastrutture di linea vetuste, tali da prevenire i vantaggi riscontrati in altri differenti contesti». M. D.