Sarà giovedì la giornata decisiva per sciogliere tutti i nodi dello Sblocca Italia. I ministri maggiormente coinvolti, Pier Carlo Padoan e Maurizio Lupi, si incontreranno infatti con i loro rispettivi staff proprio alla vigilia del consiglio dei ministri del 29 agosto.

Il provvedimento avrà al centro la sburocratizzazione (a costo zero) per favorire la partenza dei lavori di infrastrutture chiave. Tre gli esempi fondamentali: l'alta velocità Napoli-Bari, la cui posa della prima pietra potrà essere anticipata a novembre 2015, anzichè a gennaio 2018; la linea ferroviaria Palermo-Messina-Catania; l'autostrada Valdastico Nord (A31) di raccordo tra Veneto e Trentino, attualmente bloccata per l'opposizione della Provincia di Trento.

Tra le priorità indicate dal ministero delle Infrastrutture rientrano poi i porti e il 'pacchetto casà, ovvero l'introduzione di sgravi per l'acquisto di case da affittare poi a canone concordato e il rinnovo sia dell'ecobonus al 65% che del bonus ristrutturazioni al 50%. Le agevolazioni hanno portato ad oggi a 5 miliardi di gettito Iva, contro le stime iniziali di 2 miliardi. I bonus sono in vigore fino al 31 dicembre 2014 e non è per questo escluso che il loro eventuale rinnovo possa confluire nella legge di stabilità in vigore dal primo gennaio 2015, piuttosto che nel prossimo decreto.