Lago di Caldonazzo, la crisi si sente ancora
Il caldo c’è e si sente (sfiorati i 34° gradi), le spiagge sono in gran parte curate ed accoglienti, i parcheggi non mancano, ma i “grandi assenti” appaiono i turisti
Il caldo c’è e si sente (sfiorati i 34° gradi), le spiagge sono in gran parte curate ed accoglienti, i parcheggi non mancano, ma i “grandi assenti” appaiono i turisti. Questa l’immagine in questo primo week-end di luglio del versante perginese del lago di Caldonazzo, dove ieri tra San Cristoforo e Valcanover gran parte dei locali e delle realtà ricettive erano aperte ed al lavoro, ma dove si “respirava” un’atmosfera d’attesa e speranza per una nuova stagione turistica ancora da decollare. Poche le richieste e prenotazioni per barche, canone e sup-surfing al centro Ekon di San Cristoforo, ed in gran parte inutilizzati gli stalli blu (a pagamento) davanti al Lido o nei nuovi parcheggi del lungolago, mentre sembrava prevalere il pic-nic da spiaggia alla grigliata di pesce o alla pizza consumati negli accoglienti locali del lungolago. “I grandi assenti sono i turisti soprattutto gli stranieri (olandesi e tedeschi) che in passato erano i primi ospiti delle nostre spiagge – spiega Michele titolare del ristorante-pizzeria Valcanover – il caldo nel week-end sta portando sulle nostre spiagge tanti ospiti da tutto il Trentino e dal vicino Veneto. E’ una presenza giornaliera ed occasionale: un “mordi e fuggi” che andrebbe meglio individuato ed intercettato”.
Le proposte ricettive o d’animazione non mancano, con vari eventi messi in calendario anche dalla nuova associazione “Le Rive” (animazione musicale ogni giovedì sera e alcuni grandi appuntamenti estivi), le offerte del “Mercatino Contadino” ogni sabato mattina a San Cristoforo ed oggi il mercatino dell’usato e dei collezionisti a Valcanover. “La disponibilità economica delle famiglie e dei giovani è in calo, e ci sono sempre meno risorse per la vacanza ed il divertimento – spiega Gianluca Valduga storico gestore del “Lido” di San Cristoforo – il momento di crisi non è finito, ma non serve solo lamentarsi. Il tempo metereologico, dopo le due ultime stagioni davvero negative, ora sembra darci una mano. E’ importante far ripartire la nostra proposta turistica, mettendo in rete offerte e potenzialità di quest'ambito turistico”.
Non tutto sembra funzionare soprattutto a San Cristoforo. “Gli imprenditori credono ancora nel rilancio della località a due passi dal centro di Pergine, con investimenti importanti per rinnovare alcuni ristoranti della zona – spiega Davide del ristorante “La Darsena” – quello che latita è una maggiore attenzione all’arredo urbano e alla cura del verde pubblico. La gente non si accontenta più di un lembo di spiaggia libera, mentre un viale alberato con delle panchine e qualche gioco per i bambini (al posto di un'arrugginita cabina elettrica) darebbe un’immagine del tutto diversa ed accogliente a San Cristoforo con investimenti pubblici limitati”. Naturalità, sostenibilità e rispetto ambientale certificata dal riconoscimento per il secondo anno della “Bandiera Blu” ai cinque comuni rivieraschi.
“Il lago di Caldonazzo offre tante opportunità a ragazzi e famiglie residenti – spiega Marco del centro nautico Ekon – dai corsi di vela, canoa e sup-surfing, alle colonne estive di “Estate ragazzi”, alle gare di dragon-boat e sup-surfing le opportunità non mancano. Il comune ci ha affidato per altri 5 anni la gestione del centro, siamo pronti ad investire in nuove barche ed eventi, ma una maggiore presenza di turisti (e noleggi) ci aiuterebbe a far quadrare i conti”. “Il rilancio di Caldonazzo deve partire da chi vive il lago tutto l’anno – conclude Michele da Valcanover – non aspettiamoci grandi ricette ed investimenti esterni, ma impariamo a lavorare assieme verso comuni obiettivi e sinergie”.