Ladri di uccellini in un allevamento di Civezzano
Se in provincia di Trento il furto di animali nei negozi specializzati è un reato alquanto raro, nelle regioni vicine rappresenta un vero e proprio fenomeno contro cui gli allevatori si trovano a combattere
In un colpo solo il ladro è riuscito ad andarsene dal negozio con un bottino di 400 euro, senza dar nell’occhio. Il furto con destrezza non è avvenuto in una profumeria, dove bastano un paio di boccettini esclusivi per raggiungere quella cifra, o in una boutique di capi griffati: il malintenzionato ha agito in un allevamento di animali, portando via quattro uccellini. Se ne è accorto il titolare del negozio Molino Pontalti a Civezzano, trovando la porticina della gabbietta aperta.
È accaduto alcuni giorni fa, al mattino: nel locale in cui si trovano numerosi esemplari di volatili mancavano da una gabbia due coppie di ciuffolotti. L’istinto è stato di guardarsi attorno, per verificare che la gabbietta non fosse rimasta erroneamente aperta, ma i ciuffolotti, che sono fra gli uccelli più allevati, non erano liberi nella stanza: qualcuno evidentemente li aveva presi.
L’assenza di segni di effrazione sulla porta d’ingresso ha escluso la possibilità di un’intrusione notturna nei locali, dunque l’ipotesi - su cui stanno lavorando i carabinieri di Civezzano - è di un furto con destrezza. Forse qualcuno è riuscito ad avvicinarsi nella stanza senza farsi vedere, durante l’orario di apertura del negozio, e ha preso i quattro esemplari. Per nasconderli basta una tasca, al massimo una borsa, ma i ciuffolotti stanno pure sotto un giubbotto. È stata presentata denuncia ai carabinieri di Civezzano.
Il furto dei quattro ciuffolotti sarebbe legato ad un’altra «sparizione» di uccellini avvenuta nel mese di dicembre sempre al Molino Pontalti, quando il titolare si accorse che da una gabbia mancavano due cardellini major. Chi ha rubato nell’allevamento di Civezzano è andato a colpo sicuro, sapendo quanto costano gli esemplari che ha portato via: i ciuffolotti sono venduti ad un centinaio di euro l’uno, i cardellini major a poco più. Tra il primo ed il secondo furto si calcola un bottino complessivo di 650 euro.
Gli uccelli di allevamento sono garantiti e «tracciati», per questo hanno un valore aggiunto rispetto agli esemplari ceduti da privati. Se in provincia di Trento il furto di animali nei negozi specializzati è un reato alquanto raro, nelle regioni vicine rappresenta un vero e proprio fenomeno contro cui gli allevatori si trovano a combattere. Nel novembre scorso alla fiera di Reggio Emilia vennero rubati 400 uccellini, per lo più cardellini in mutazione di colore e canarini, in uno dei padiglioni della fiera ornitologica. A Bergamo, nel 2014 i ladri rubarono di notte da un allevamento 30 tordi, tra cui esemplari da richiamo e campioni di canto, per un valore di ben 30mila euro. Anche a Bologna i ladri presero di mira un allevamento: sparirono 50 esemplari fra pappagalli e canarini; i carabinieri riuscirono ad identificare e denunciare due italiani per furto aggravato in concorso e per ricettazione di 17 esemplari