Marie Curie, il nuovo dirigente: "Scelte provinciali condivisibili"
Paolo Chincarini alla guida dell'istituto superiore di Pergine e Levico
Sarà il chimico Paolo Chincarini a dover trovare sinergie ed «alchimie» per rilancio e la piena valorizzazione dell’istituto superiore «Marie Curie» di Pergine e Levico. Primo collegio docenti e prime ore di presidenza ieri in via san Pietro per il nuovo dirigente scolastico, che da inizio settembre ha sostituito Flavia Andreatta (a riposo dopo solo un anno passato a Pergine) alla guida dell’istituto superiore che conta oltre 1.200 studenti, 180 docenti e più di 50 unità tra tecnici e personale Ata nelle due sedi di Pergine e Levico.
Cinquant’anni lo scorso agosto e residente a Malcesine sul Garda, il professor Chincarini si è diplomato in chimica all’Iti «Buonarroti» di Trento e laureato alla facoltà di Chimica dell’Università di Padova, prima di insegnare per oltre 20 anni in vari istituti trentini e ricoprire nell’ultimo biennio l’incarico di dirigente nell’istituto comprensivo di Mori e Brentonico (ora sedi accorpate).
«È un’esperienza nuova e che affronto con molto entusiasmo, impegno e responsabilità - spiega il nuovo dirigente Paolo Chincarini, che ieri ha salutato la comunità scolastica con una lettera apparsa sul portale internet dell’istituto - ho sempre lavorato negli istituti superiori e conosco bene sia gli indirizzi tecnici che tecnologici, sia la realtà dei licei. L’istituto comprensivo da cui provengo aveva gli stessi numeri del “Marie Curie” e ho già sperimentato le modalità organizzative di una comunità scolastica di oltre 1.200 studenti».
Il «Curie» vedrà l’avvio quest’anno di nove classi prime (circa 190 studenti), la prosecuzione di dieci indirizzi di studio, ma anche la soppressione dell’indirizzo tecnico-economico (ex ragioneria). «Non ho seguito personalmente la vicenda e le ultime scelte della Provincia, mosse credo dalla necessità di razionalizzare e uniformare l’offerta formativa del nostro istituto - spiega il dirigente Chincarini -: a Levico prosegue l’indirizzo tecnico economico per il turismo, che dopo il biennio comune permette di sceglie altri indirizzi negli istituti trentini. Le distanze potranno aumentare, ma credo che i disagi saranno contenuti».
Tra le novità da sperimentare, anche l’avvio dei «tirocini formativi» (la famosa «alternanza scuola-lavoro», oltre 200 ore) in realtà e aziende del territorio. «La scuola deve avere sempre di più un “occhio lungo”, sapendosi relazionarsi in un ambiente socio-economico che è in continua e velocissima evoluzione - conferma Chincarini - deve essere strumento fondamentale per lo sviluppo dell’intera società e del territorio che la circonda. Dobbiamo essere al passo con i tempi, sintonizzando esigenze e bisogni degli studenti con le necessità del mondo del lavoro locale, ma anche nazionale ed internazionale».
Una scuola che non può rinunciare a un ruolo educativo e di prevenzione di forme di disagio o bullismo giovanile (il Marie Curie ha conosciuto alcuni gravi episodi): «Vorrei contribuire a realizzare una comunità educante competente, che trasmette valori irrinunciabili alla corretta convivenza civile, aiutando gli studenti ad affrontare le sfide della globalizzazione e dell’innovazione - conclude il dirigente Paolo Chincarini -. Auguro agli studenti di trovare un ambiente appassionante, che aiuti a socializzare, innamorarsi e realizzare le proprie aspirazioni. Invito le famiglie a considerare la scuola come un alleato e un antidoto contro i timori del futuro: non una controparte, ma una compagna di viaggio nell’avvicinare i figli alla società e al lavoro».
Concetti da sviluppare nell’anno scolastico, che si aprirà lunedì 12 settembre alla presenza dell’assessore provinciale alla salute Luca Zeni.