Sempre più occupati, soffre il commercio

di Daniele Ferrari

Oltre 220 nuovi posti di lavoro nei primi 6 mesi del 2017, con un saldo positivo tra assunzioni-cessazioni del più 12,2% rispetto al primo semestre 2016. Torna a crescere a Pergine ed in Alta Valsugana l’occupazione e l’offerta di lavoro, trainata dall’incoraggiante stagione turistica, pur restando delle «sofferenze» nel commercio e nei servizi alle imprese.

Dati postivi forniti dell’Osservatorio del mercato del lavoro (organismo dell’Agenzia provinciale del lavoro), che evidenziano come nel primo semestre 2017 in Alta Valsugana si siano avute ben 4.840 assunzioni e fronte di 3.073 cessazioni, con un saldo occupazionale di 1.767 unità e più 12,2% rispetto ai primi 6 mesi del 2016, anche se inferiore alla crescita provinciale del 15%. Se le assunzioni sino allo scorso giugno erano 526 in più rispetto allo stesso periodo 2016, si registrano (pur a fronte di 305 nuove cessazioni) ben 221 nuove posizioni lavorative da inizio anno (erano state 109 in tutto il 2016).

Rispetto al primo semestre 2017 si evidenzia la buona ripresa del settore industriale e manifatturiero con 61 posti in più (+37,4%) la crescita di 48 assunzioni nel comparto edile (+23,1%), e di 19 unità nella filiera estrattiva (+12,2%). Le buone prospettive per il turismo (confermate in estate) hanno portato alla crescita di 126 posti nel terziario (+11,9%), dovute in gran parte agli addetti ai pubblici esercizi (bar, ristorati, alberghi) con 1.462 assunzioni (192 nuovi posti e il +22,8% sul 2016), mentre resta stabile il commercio (38 unità in più, con un aumento nelle cessazioni a quota 217). Se calano leggermente gli occupati nell’agricoltura (meno 33 posti e -1,3%) - un calo più significativo si potrebbe registrare nel secondo semestre 2017 per la minore richiesta di stagionali durante la raccolta - scendono anche gli addetti ai servizi (meno 104 posizioni).

In Alta Valsugana i nuovi assunti sono per il 74,8% italiani (2.022 uomini e 2.638 donne in crescita del 11,3%), mentre gli stranieri sono fermi al 25,2% (1.220 unità), e torna a crescere l’occupazione giovanile con 1.750 nuovi assunti sino ai 29 anni nei primi 6 mesi 2017 (+271 e +18,3% rispetto al 2016), con 90 nuovi assunti anche tra gli over 54 (+18,2%). In crescita anche i contratti a termine del 14.7% (556), pari ora a 4.405 pari al 91% del totale, con 138 forme di apprendistato (più 38 e il 26,2% del totale). «Sono dati che rivelano una certa crescita occupazionale trainata sia dal settore manifatturiero che dalla ripresa del turismo - spiega Lorenza Gobber responsabile del Centro per l’Impiego di Pergine - un trend mantenuto in estate e che sta proseguendo anche in settembre.

Sono per lo più lavori stagionali ma nel settore alberghiero è forte, non sempre sodisfatta, la richiesta di figure qualificate (cuochi, segretari e camerieri di sala). Più statico il comparto del commercio (poche le richieste di commesse), mentre edilizia ed artigianato sono in ripresa». Se calano gli iscritti al Centro per l’Impiego (pari a 2.887 soggetti, ma meno 101 nel primo semestre 2017) con 852 nuovi ingressi (-3,4%) e 1.166 uscite (-2,5%) oltre 1.822 persone sono iscritte da più di 12 mesi (il 63% del totale).

«Grazie ad un nuovo ufficio stiamo avviando alcuni colloqui e percorsi personalizzati per soggetti con problematiche sociali che da tempo sono alla ricerca di nuova occupazione - conclude Lorenza Gobber - oggi serve grande flessibilità, qualificazione ed innovazione per entrare nel mercato».

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