In un database la storia mineraria del distretto di Pergine
La città di Pergine, per oltre cinque secoli, ha rappresentato un punto di riferimento ed uno snodo fondamentale per il mondo minerario: vi si trovava, fin dal Cinquecento e forse anche prima, la Confraternita dei Canopi, ed era sede del Giudizio Minerario che aveva giurisdizione su un vasto territorio (non solo l’Alta Valsugana e la Valle dei Mocheni, ma anche la Val di Non, le Giudicarie, la Val di Fiemme, la bassa Vallagarina).
Ed oltre alle testimonianze materiali, soprattutto per i secoli più indietro, si rivelano fondamentali anche le fonti d’archivio per la conoscenza approfondita di questo aspetto del nostro territorio che sta raccogliendo sempre più appassionati e studiosi.
Forte di questa consapevolezza, l’Ecomuseo dell’Argentario, assieme al Comune di Pergine, ha organizzato una giornata internazionale di studi sulle fonti d’archivio per la storia mineraria: sabato 1 dicembre l’auditorium della scuola elementare «Don Milani» si affollerà di esperti e studiosi (c’è ancora qualche posto disponibile, l’iscrizione va effettuata contattando direttamente l’Ecomuseo), che per la prima volta sul territorio cercheranno di far luce su questo mondo che ha rappresentato un pezzo di storia importante.
Il progetto «Memoria mineraria», portato avanti dall’Ecomuseo da novembre dell’anno scorso, che verrà presentato proprio in sede del convegno, è servito a gettare le basi proprio di questo: l’archivista Marco Stenico, analizzando e studiando i documenti conservati in 6 archivi diversi, ha creato un database con 350 schede di altrettanti documenti (molti scritti in gotico tedesco, riscoperti solo grazie a quest’analisi) che aiutano a fare ordine sulle informazioni in merito alle miniere del Distretto di Pergine. Il database, consultabile online, sarà reso visibile da sabato prossimo.
Marco Stenico sarà uno dei relatori alla giornata di studi assieme a Lara Casagrande (direttrice dell’Ecomuseo), Nicoletta Pisu, Fabio remondino, Katia Lenzi, Martin Strassburger, Luisa Dallai, Vanessa Volpi, Giovanna Bianchi, Nicola Batelli, Emanuele Curzel, Giovanni Dellantonio, Walter Landi, Raffaello Vergani, Christian Terzer, Armin Torggler, Manfred Windegger, Roberto Farinelli, Flavio Ferrari: docenti e studiosi non solo trentini quindi, ma anche altoatesini, veneti e toscani.
La giornata di studi è stata presentata nei giorni scorsi alla presenza della direttrice dell’Ecomuseo Lara Casagrande, di Katia Lenzi e dell’assessore Elisa Bortolamedi.
Un piccolo, grande tassello di storia non solo di Pergine ma di tutta l’Alta Valsugana ed in generale del Trentino riemerge non solo dal terreno, ma anche dalle carte impolverate degli archivi.