Bar Mochena, dopo un secolo i Facchinelli cedono l'attività
Dopo la cessione - negli anni scorsi - dell’attività principale del bar «alla Mochena», ora, con il passaggio di consegne dell’edicola, gli attuali proprietari discendenti dalla storica famiglia Facchinelli chiudono definitivamente il loro impegno di lavoro al servizio dell’affezionata clientela.
Dopo avere rilevato dalla famiglia l’attività di bar con tavola calda - era il febbraio 2015 - per Ramona Danci nei giorni scorsi è giunto anche il benestare da parte dei Monopoli di Stato per la gestione di ricevitoria e vendita di tabacchi.
Attività che vengono affiancate alla rivendita di giornali e stampa in generale, nei locali del bar posto in adiacenza alla strada statale della Supervalsugana, nel comune di Civezzano.
Un passaggio di consegne fra i fratelli Luciana e Vittorio Facchinelli e la signora Danci, salutato l’altra sera dal brindisi in clima natalizio, assieme a tanti avventori. Momento anche fatto di emozioni, nel ricordare una così intensa e longeva storia familiare.
«Alla Mochena» - nei decenni scorsi già identificato con «al Bacàn» - entra a pieno diritto come un protagonista di un lungo tratto di storia del civezzanese.
È documentato nell’anno 1924 il primo albergo trattoria aperto dal proprietario Emanuele Facchinelli. Le strade erano sterrate, compresa l’attuale statale, dove il servizio di trasporto pubblico sulla Valsugana e fra Trento e Pergine, era assicurato dalle carrozze trainate dai cavalli. Arriviamo all’anno 1948, dal quale ha inizio il decennio di gestione targato Emma e Guglielmina, figlie di Emanuele. Per il fratello di queste ultime, Ottavio, il lavoro nell’attività di mescita inizia nell’anno 1959, affiancato dalla moglie Rita.
Affidati ai loro figli - Vittorio, Rosa e Luciana - gli ultimi anni di attività con l’azienda di famiglia. Prima del Duemila ci fu la cessione in affitto dell’attività, pur mantenendo ancora «in casa» con Luciana e Vittorio la nuova adiacente rivendita di giornali e tabacchi. In tempi recenti l’arrivo, nel 2015, di Ramona Danci, da oggi anche titolare anche della licenza di ricevitoria, giornali e tabacchi.