Incendia il bosco a Piné: bloccato da due turisti che allertano i pompieri
È grazie a due turisti romani se le fiamme divampate giovedì tra le sterpaglie, in località Meie a Baselga di Piné, non si sono trasformate in un pericoloso incendio boschivo. Secondo l’accusa ad appiccare il fuoco, convinto di non essere visto, è stato un 55enne di Trento in seguito arrestato dagli uomini della polizia locale Alta Valsugana.
L’arresto è stato convalidato oggi dal giudice Greta Mancini che ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Trento dove l’imputato è residente. Il processo per direttissima è poi stato rinviato. La difesa probabilmente scieglierà il rito abbreviato condizionato ad una perizia sull’imputato che da molti anni è seguito dal Servizio di salute mentale di Trento.
Il fatto risale al giorno di ferragosto. Due turisti hanno visto l’individuo aggirarsi con fare sospetto indossando abiti non da montagna. Poco dopo notavano che dal bosco salivano nuvole di fumo. I turisti dunque accorrevano sul posto temendo che fosse scoppiato un incendio. Nella radura dove le fiamme si propagavano tra le sterpaglie, era ancora presente il 55ene di Trento che aveva appena incendiato gli sterpi.
I turisti hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco. Sul posto intervenivano i pompieri volontari del corpo di Piné con due autobotti che in pochi minuti spegnevano l’incendio che aveva bruciato circa 15 metri quadri di boscaglia. Veniva chiesto l’intervento anche della polizia locale Alta Valsugana che anche il giorno di Ferragosto aveva in servizio pattuglie per prevenzione e controllo del territorio. Il 55enne si dichiarava estraneo ai fatti, ma in seguito ad una perquisizione spuntava un accendino. E, ancor più significativo, l’uomo aveva una leggera ustione alla mano destra.