Firmato l'accordo, a Villa Rosa arriva il centro "NeMo"
E' stato sottoscritto, all'ospedale Villa Rosa, lo schema di convenzione fra l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Fondazione Serena per dare ufficialmente avvio alla sperimentazione del Centro NeMo (NeuroMuscular Omnicentre) che dal mese prossimo inizierà a occupare il piano terra dell'ospedale riabilitativo perginese, mentre entro i primi sei mesi del 2020 si prevede di poter partire con la sperimentazione.
In vista di questo atteso arrivo, il reparto di Cardiologia (dove si sistemerà NeMo) sarà trasferito al primo piano nell'ala opposta a quella attuale, così da permettere all'ente gestore del Centro di eseguire i lavori necessari per dare avvio alla sperimentazione di 5 anni che porterà a Pergine 14 posti letto di ricovero ordinario per malattie neuromuscolari (neuroriabilitazione), 4 posti letto in day hospital destinati alla neuroriabilitazione e ambulatori multidisciplinari per le branche specialistiche di neurologia, pneumologia, medicina fisica riabilitativa e neuropsichiatria infantile.
Presenti alla sottoscrizione dell'atto il presidente di Fondazione Serena Alberto Fontana , il direttore dell'Apss Paolo Bordon , il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l'assessore alla salute e disabilità Stefania Segnan a; a fare gli onori di casa il primario dell'ospedale, dottor Jacopo Bonavita . Assente la politica locale (Comune di Pergine o Comunità di Valle), ma si è scoperto poi che quest'assenza è dovuta al mancato invito a partecipare al momento.
«Arrivare ad un accordo per avere il NeMo - ha detto Paolo Bordon - è un grande risultato, perché uniamo le competenze di alto livello dei nostri professionisti con le competenze specialistiche dei centri NeMO. Un insieme di saperi ed esperienze che può fare di Villa Rosa un punto di riferimento nel campo delle patologie neuromuscolari per tutta l'Italia del nord».
Il presidente di Fondazione Serena, Alberto Fontana, ha annunciato che da gennaio il dottor Vittorio Marchetti, direttore amministrativo di NeMo, sarà il responsabile della gestione dell'arrivo del Centro al Villa Rosa: «Vi ringrazio a nome di tutta la comunità di persone affette da malattie neuromuscolari. C'è maggior attenzione oggi nei confronti di queste persone, perché possiamo dire finalmente che si può affrontare una malattia neuromuscolare. Villa Rosa deve diventare la casa di tutti i malati trentini e del nord-est (si calcolano 5mila potenziali pazienti adulti e pediatrici, ndr) per diventare punto di riferimento nell'affrontare la malattia e magari anche sconfiggerla».
Gli spazi e l'ambiente dove NeMo verrà accolto, secondo l'assessore Segnana, si configurano in maniera perfetta per accogliere i pazienti, con un auspicio di 5 anni di positiva sperimentazione. «Essere riusciti in poco tempo a portare NeMo a Pergine - ha infine detto Fugatti - è un grande risultato per il Trentino, per Pergine e Villa Rosa, che potrà ambire ancora di più a diventare polo attrattivo di pazienti. Oggi questa realtà deve essere sfruttata al meglio». Fondazione Serena curerà l'assunzione del personale medico, che si confronterà in maniera continuata con il personale ospedaliero, mentre l'Azienda sanitaria assumerà il personale assistenziale che verrà formato, prima dell'inizio dell'attività, nei vari Centri NeMo in Italia. Al termine, Fontana, Fugatti e Bordon hanno effettuato un rapido giro del piano terra dell'ospedale, soffermandosi in particolare sulla grande palestra vuota e inutilizzata: fallito il tentativo di renderla disponibile per le associazioni locali, in accordo con il Comune di Pergine, l'Azienda Sanitaria ora sta pensando a come utilizzarla e sfruttarla, con un pensiero alle Paralimpiadi del 2026.