Termossidatore di Pergine, manifestazione di protesta contro l’impianto sperimentale
Gli esponenti del comitato «SOSteniamo Pergine», guidati dalla consigliera comunale Carla Zanella e dall'architetto Carlo Sevignani, hanno manifestato con molti genitori e famigliari dei bambini che frequentano i plessi scolastici per dire “no” al futuro previsto nei capannoni Ex-Impa
I TIMORI L'impianto di trattamento rifiuti: preoccupa la vicinanza a scuole ed asili
LA POLEMICA Impianto di gassificazione: scontro politico in commissione provinciale
IL CONFRONTO Pergine: impianto sperimentale, solo la Provincia lo difende
PROTESTA La battaglia contro l'impianto di gassificazione dei rifiuti
PERGINE. Una cinquantina di persone ed alcuni colorati cartelli ricordando le recenti vicende e le azioni di protesta avviate dal comitato "SOSteniamo Pergine" contro l'impianto sperimentale di termo-ossidazione previsto in viale dell'Industria a Pergine. Si è aperta mercoledì 19 luglio, nel pomeriggio, con un composto ma partecipato e colorato sit-in di protesta la seduta del consiglio comunale di Pergine, che è stata dedicata in particolare alla discussione di alcune interrogazioni e mozioni presentate dai gruppi di minoranza.
Gli esponenti del comitato "SOSteniamo Pergine", guidati dalla consigliera comunale Carla Zanella e dall'architetto Carlo Sevignani, ma anche molti genitori e famigliari dei bambini che frequentano i plessi scolastici (nido d'infanzia, scuola materna, Medie Tullio Garbari e centro giovani), si sono ritrovati prima in piazza Municipio quindi davanti alla porta della sala consigliare (dove però non sono entrati) per esprimere pubblicamente e riassumere, con frasi e foto riprodotte sui cartelli, tutti i dubbi, perplessità e rischi che presenterebbe l'impianto di termo-ossidazione previsto nei capannoni Ex-Impa di viale Industria.
Poche parole affidate alla stessa consigliera Carla Zanella, accompagnate da tanti applausi da parte di genitori e consiglieri e pure qualche politico locale (tra loro anche l'ex senatore Sergio Divina), ma poche domande da parte dei presenti (per altro già espresse in due recenti incontri pubblici). Al termine sono intervenuti alcuni rappresentanti dell'associazione sociale "Uniamoci Trento" impegnata sulle tematiche e sfide di tutela ambientale in provincia (tra cui la bonifica delle aree ex-Sloi a nord di Trento).
Il dibattito è quindi passato in consiglio dove, attraverso un'interrogazione presentata dalla consigliera Carla Zanella (Fare Comunità), è stata richiesta una centralina (anche mobile) per il controllo ed il monitoraggio dell'aria nella città di Pergine, dove manca un impianto fisso e dove l'ultimo monitoraggio è stato svolto nel 2003-2004. Alcune rassicurazioni in tal senso sono giunte dall'assessore comunale all'ambiente Massimo Negriolli, che ha ricordato come l'amministrazione comunale di Pergine abbia da tempo avviato un dialogo con l'Azienda provinciale protezione ambiente (Appa) per giungere all'installazione di tale centralina di monitoraggio (chiamata ad analisi di dati ed eventuali sforamento dei limiti) contattando anche alcune aziende che producono ed installano tale strumentazione.
«Una risposta che in parte ci soddisfa - ha commentato Carla Zanella - riteniamo però che si debba fare presto ed installare tale centralina prima dell'avvio del termo-ossidatore, del quale ad oggi non sono noti gli effetti reali sulla salute ed il benessere soprattutto dei bambini e dei giovani alunni e studenti che frequenteranno i poli scolastici posti a poche centinaia di metri dall'impianto sperimentale. Vanno sempre rispettati i principi costituzionali di massima precauzione e tutela della salute e del benessere delle giovani generazioni».