Pergine, tante famiglie senza asilo nido, in lista d'attesa più di metà dei richiedenti
Asif Chimelli pubblica le graduatorie, 66 domande accolte e ben 78 messe in stand-by. Intanto a Ischia la scuola materna rischia di perdere una sezione
PERGINE. Servizi e opportunità per le giovani famiglie a rischio nella città di Pergine dove, a fronte dell'aumento delle domande per accedere al servizio di asilo nido comunale, aumentano le richieste inevase e in lista d'attesa, mentre la scuola materna "Don Angeli" di Ischia rischia di perdere una sezione offrendo meno posti e qualità del servizio.
L'azienda speciale "Asif Chimelli" ha reso noto ieri i dati sulle ammissioni al servizio nido d'infanzia a partire dal 1° settembre, con ben 144 domande presentate dalla famiglie perginesi per accedere ai 156 posti offerti nei tre nidi comunali di Pergine (con 66 posti al nido Il Bucaneve" di via Dolomiti altri 66 a "Il Castello" e 24 "Al Girasole" entrambi in via Amstetten).
Domande che potranno essere accolte solo in parte visto che le "ammissioni" da settembre saranno solo 66 (pari a meno della metà delle richieste e al 45,8% del totale), con 78 richieste non accolte e poste in lista d'attesa, dato in aumento rispetto 2023-2024 quando le "non-ammissioni" furono 67 (in parte però soddisfatte durante l'anno).
«I nostri tre asili nido comunali riescono ad accogliere poco più del 45% delle domande delle famiglie - spiega l'assessora comunale ad educazione ed attività sociali Elisa Bortolamedi - un dato superiore alla media europea (è del 33%) ma che conferma come il servizio sia sottodimensionato. Grazie alle risorse legate ai bandi del Pnrr sta nascendo il nuovo polo 0-6 amni di viale Petri con nuovo asilo nido da 66 posti, che permetterà di soddisfare l'88% delle attuali domande».
Non manca tuttavia la volontà di garantire nuovi servizi a famiglie monoparentali o dove entrambi i genitori lavorano (e dove sono spesso occupati anche i due nonni).«Il modello dei servizi per la prima infanzia e la fascia 0-6 anni si deve adeguare alle esigenze reali delle famiglie - conferma Elisa Bortolamedi -: la crisi demografica non può essere combattuta solo a parole o con slogan, servono servizi moderni e all'altezza delle esigenze socio culturali attuali. Sul territorio comunale stanno operando strutture private altamente qualificate per le quali si può richiedere la riduzione dei costi con i buoni di servizio garantiti dalla Provincia, e sta ripartendo il "servizio di tagesmutter" per il quale l'amministrazione comunale garantisce un contributo alle famiglie per l'abbattimento delle tariffe».
A fronte di una situazione non facile negli asili nido comunali, va invece incontro alla possibile riduzione di una sezione la scuola materna federata "Don Angeli" di Ischia che accoglie i bambini delle frazioni di Ischia, S. Cristoforo, Masi Alti, Canale, Castagné, Visintainer e Zava.
«Pur a fronte della presenza minima di iscrizioni (51 bambini da settembre e 3 ingressi a gennaio), la Provincia ci ha comunicato che dal prossimo anno non intende riconoscere l'attivazione di una sezione ridotta - spiega il presidente dell'ente gestore Claudio Fabian - problematica che abbiamo già illustrato ai soci e al nuovo comitato di gestione (eletto venerdì) e che ora presenteremo ai genitori. È a rischio non solo il mantenimento del personale, degli spazi e della qualità del servizio formativo. Un ampio bacino d'utenza rischia di perdere un servizio essenziale per le famiglie, e ciò non favorisce natalità e supporto ai genitori, ed impoverendo il tessuto socio-educativo delle comunità locali».