Pinè saluta per l’ultima volta Claudio Pasquali, signore dei colori, del canto e delle moto
Era un personaggio molto conosciuto a Trento e provincia, grazie al negozio di colori di famiglia in via Mazzini, oltre che alla sua partecipazione in ben tre formazioni corali ed alla passione per la motocicletta
BEDOLLO. Si sono svolti venerdì pomeriggio, a Piazze di Bedollo, i funerali di Claudio Pasquali, 73 anni, personaggio conosciuto a Trento e provincia, grazie al negozio di colori di famiglia in via Mazzini, oltre che alla sua partecipazione in ben tre formazioni corali ed alla passione per la motocicletta.
A dargli l’ultimo saluto, centinaia di persone che hanno gremito la parrocchiale ed il piazzale. Per portare un segno di conforto e di vicinanza alla moglie Rita Demattè, ai figli Alberto con Elita e Stefania con Luca, gli adorati nipotini Leone e Zeno, le sorelle Gabriella e Giovanna e parenti.
Dopo il rito religioso e la benedizione del feretro, il commiato dei suoi amici coristi, il Coro Dolomiti di Trento, il Coro La Tor di Caldonazzo ed il coro Abete Rosso di Bedollo. Tra la tanta gente che si è stretta attorno a Rita ed ai figli, vari biker; infatti, la motocicletta è sempre stata la sua passione, coltivata ancor più dopo che aveva abbassato per l’ultima volta la saracinesca del negozio di famiglia, Colori Pasquali, in via Mazzini 9b.
La chiusura dello storico negozio di colori del centro città avvenne il 20 febbraio del 2019, una data voluta, in quanto ricorreva il 1° anniversario della scomparsa di Pia Sembenotti, la mamma di Claudio, la storica “siòra dei colori”, che fino agli 85 anni aveva continuato a scendere in città e mettersi il grembiule per stare dietro il bancone.
Dopo quella decisione, Claudio decise, assieme alla moglie Rita, di godersi la meritata pensione e raccontava: “Nel 1951 mio padre Guido aprì il negozio di via Mazzini dopo essere stato per qualche anno nelle zone di Vicolo all’Adige e della Portèla – ma qui in pieno centro venne sistemato il commercio di colori. In tutta Trento c’erano 5 colorifici, ognuno con la propria specializzazione”. Il 20 dicembre del 1980, Claudio convolò a nozze con la sua Rita, che si era licenziata dalla Michelin proprio per intraprendere quella carriera.
“Non facemmo nemmeno il viaggio di nozze - ricordavano – il giorno dopo il matrimonio c’era l’unica domenica d’oro dell’epoca e si doveva aprire bottega!”. Fu subito un successo, che purtroppo venne a scemare negli anni, soprattutto con l’avvento della Ztl. “Non si poteva più entrare in centro, la clientela non girava per la città con i bidoni di vernice, quindi diversificammo la nostra attività”, dicevano Claudio e Rita, che per anni si sono avvalsi della collaborazione della figlia Stefania.
“Pensavamo ad un futuro per lei in questo negozio – aggiungevano – con i corsi di decorazione e decoupage ma lei decise di fare la mamma a tempo pieno e rispettammo la sua volontà”. Così la scelta di cessare l’attività: nel negozio, in affitto, subentrò un’attività merceologica legata all’abbigliamento.
Poi la sua vita venne concentrata nell’amata Piazze di Bedollo, in una bella casa con tanti fiori, tante amicizie da coltivare, tanti cori con cui esibirsi in giro per il Trentino e non solo, poi la moto, che era quasi ragione di vita fin quando la malattia non lo ha fatto rallentare. Ancora qualche gita la scorsa primavera, poi le forze vennero a mancare finché, dopo aver pianificato tutto, comprese le modalità dell’ultimo saluto, un brindisi preparato per tutti gli amici giunti sull’Altipiano, nell’aia di casa, se n’è andato. Venerdì l’addio sulle note di “Signore delle cime” che si disperdevano nella fredda aria della sera.