Squadra nautica, un anno di soccorsi
In tutta Italia sono solo quattro le Squadre nautiche della Polizia di stato operative sulle acque interne, cioè sui laghi. Due sono concentrate sul Garda, il più grande specchio d'acqua dolce italiano: quella di Peschiera che controlla il bacino nella parte più larga (dalla linea tra Salò e San Vigilio in giù) e quella di Riva, con competenza su tutto il "fiordo" e quindi su tre diverse regioni
RIVA - In tutta Italia sono solo quattro le Squadre nautiche della Polizia di stato operative sulle acque interne, cioè sui laghi. Due sono concentrate sul Garda, il più grande specchio d'acqua dolce italiano: quella di Peschiera che controlla il bacino nella parte più larga (dalla linea tra Salò e San Vigilio in giù) e quella di Riva, con competenza su tutto il "fiordo" e quindi su tre diverse regioni.
Da qualche mese, inoltre, il venir meno del servizio di pattugliamento offerto per anni dai Carabinieri rivani, ha carico di ulteriore lavoro e responsabilità la Squadra nautica del Commissariato rivano, guidata dal comandante Marco Camparada. Sei gli uomini del suo gruppo, operativi su una motovedetta (si tratta di una «Crestitalia» da 9 metri, spinta da due idrogetti da 370cv), un gommone e due moto d'acqua, entrate in servizio in aprile e schierate sul lago fino a pochi giorni fa.
La Squadra è attiva tutto l'anno, ma comprensibilmente il grosso dei suoi servizi viene svolto tra la primavera e la fine di ottobre. È quindi già possibile stilare un bilancio pressoché definitivo di quanto fatto in questo 2013.
I numeri parlano di 131 persone controllate, di 83 natanti la cui regolarità e sicurezza è stata verificata, ma anche di 95 persone soccorse e 67 natanti che hanno avuto bisogno di assistenza (inclusi surfisti e scafi minori). Sette le persone disperse e ricercate, 2 le denunce penali (un recupero di ordigni bellici a porto San Nicolò e una pesca irregolare), 8 i controlli amministrativi, in questo caso anche a terra, su attività come scuole surf, noleggi, bar sulle spiagge. Poi ci sono le attività d'assistenza: 62 tra regate e manifestazioni sportive. Da segnalare anche il blitz - proprio grazie alle moto d'acqua, più facilmente trasportabili - nelle acque del lago di Ledro, dove non si era mai vista una unità della Polizia nautica.
Il lavoro della Squadra è stato rivoluzione dall'introduzione delle moto d'acqua, acquistate dalla Provincia e poi affidate in comodato gratuito alla Polizia. Il servizio può contare oggi anche sul contributo per il carburante dell'Ispettorato di porto e sul sostegno della Voksbank, che ha finanziato l'acquisto di tutta l'accessoristica, ora all'avanguardia.