Inviolata di Riva 3,2 milioni per il restauro

La Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici della la Provincia autonoma di Trento ha approvato il progetto definitivo per il restauro del seicentesco convento della chiesa dell'Inviolata di Riva del Garda. Entro il mese di dicembre, approvato il progetto esecutivo, inizierà l'iter della gara d'appalto per l'affidamento dei lavori, che potrebbero iniziare entro l'anno prossimo. Importo a base d'asta: 2.261.598; costo totale: 3,2 milioni di euro (già stanziati dalla Provincia)

chiesaLa Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici della la Provincia autonoma di Trento ha approvato il progetto definitivo per il restauro del seicentesco convento della chiesa dell'Inviolata di Riva del Garda. Entro il mese di dicembre, approvato il progetto esecutivo, inizierà l'iter della gara d'appalto per l'affidamento dei lavori, che potrebbero iniziare entro l'anno prossimo. Importo a base d'asta: 2.261.598; costo totale: 3,2 milioni di euro (già stanziati dalla Provincia).

 

Il progetto prevede di adeguare il convento al piano terra a funzioni pertinenti ad attività culturali ed eventi musicali, in sinergia alle attività dell’attiguo Conservatorio, a cui l’ex convento è collegato ai due livelli nel settore settentrionale; mentre il primo piano è pensato per attività ecclesiali e culturali, in virtù dell’intesa con l’Arcidiocesi di Trento, nella prospettiva della creazione di un centro studi diocesano sulla musica sacra, con sale d’ascolto e uffici.


Il progetto architettonico si propone il consolidamento statico della struttura, danneggiata da fessurazioni diffuse, causate principalmente dagli eventi bellici e sismici, per mezzo di minime opere di adeguamento funzionale mediate da una particolare attenzione al recupero delle finiture originarie; sarà rifatta la struttura minuta del tetto, ricostruito il sistema di volte leggere del primo piano (conservato solo in parte a causa dei danni bellici), sostituiti i pavimenti incompatibili e quelli in legno non recuperabili, restaurati una parte dei serramenti (quelli non recuperabili saranno invece sostituiti). Saranno rifatti anche tutti gli impianti. Saranno restaurati le superfici dipinte, gli intonaci originari, i manufatti in pietra e i serramenti antichi, sulla base di un progetto specifico. Gli appalti saranno due, uno dedicato specificamente al restauro degli affreschi.


Vista la rilevante complessità di un simile intervento di restauro, il progetto è stato preceduto nel corso del 2011 da un intervento preparatorio finalizzato alla comprensione del manufatto e dell’apparato decorativo, coperto nel tempo da tinteggi successivi. Realizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storico-artistici, l'intervento si è reso necessario per la comprensione dei dati rilevati e per la revisione dell’apparato decorativo, in riferimento alla sequenza degli interventi subiti da un immobile che nei secoli è stato sottoposto a svariati adeguamenti, e che è stato più volte danneggiato dalla guerra, in particolare dalla prima guerra mondiale, quando venne distrutto il lato orientale interno al chiostro (poi ricostruito dal Genio civile attorno agli anni Venti). Nel corso di tutto il 2012, poi, è stata eseguita una corposa attività di pulizia e di restauro conservativo di tutti gli affreschi. 

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