Garda, polemica sulle previsioni meteo errate
Una bomba d'acqua nello scorso fine settimana sull'Alto Garda? Macché. Domenica si attendevano 80 millimetri di pioggia e invece si è visto il sole. Nel pomeriggio quattro gocce in tutto. E la sera cielo stellato. Dopo un'estate da dimenticare
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sul versante meteorologico, il «nervo» degli operatori del settore è sensibile.
Le previsioni di Meteotrentino si sono rivelate sbagliate. E c'è chi dice che, visto il danno potenziale, si dovrebbe intervenire in qualche modo. Ma come? Con una previsione più mirata sul territorio, perché - come dice il presidente dell'azienda di promozione turistica InGarda Marco Benedetti - il tempo «non è uguale dappertutto e se sul Bondone piove non è detto che piova sul lago». Nessun attacco agli esperti di Meteotrentino, nonostante il precedente dell'estate scorsa abbia fatto non poco rumore. «Noi però ci siamo già attrezzati diversamente: da un paio d'anni ci siamo affidati ad un giovane metereologo della zona e sul nostro sito (www.gardatrentino.it) mettiamo i suoi di calcoli».
A godersi il sole gardesano di domenica sono stati quei turisti che non si sono fidati delle proiezioni sulle 24-48 ore o che proprio non le hanno considerate. Come detto, la previsione ingannatrice è qualcosa di già visto. «Rispetto ad uno sbaglio nei mesi estivi, questo non è niente - precisa Benedetti - però una riflessione dovrebbe essere fatta. Senza colpevolizzare nessuno, dico che si deve essere cauti. Bisogna capire che le previsioni meteo oggi servono al mondo del turismo e non per sapere come coltivare la terra. Gli utenti del lago sono in prevalenza stranieri, ma c'è una fetta importante di italiani. E si sa che gli italiani, nelle scelte, si fanno condizionare di più dalla presenza o assenza di maltempo».
Meno sole significa meno gente, locali e ristoranti vuoti, così come le rispettive casse.
C'è da dire che le previsioni sono appunto pre visioni e il risultato non è sempre garantito. E questo vale per tutti gli ambiti scientifici. Ne sanno qualcosa gli esperti della «scienza triste», l'economia, che la crisi globale in arrivo non l'avevano vista neanche con il cannocchiale e che al Festival dell'Economia di Trento hanno dovuto «giustificarsi» in vari modi.
Intanto, dall'ufficio previsioni e pianificazione della Provincia di Trento, il direttore Alberto Trenti spiega che l'errore di valutazione c'è stato. «In generale una previsione sulle 24-48 ore ha un'attendibilità del 90 o 95%. Esiste un margine di errore che, su un anno solare, si traduce in 36 giorni. Può capitare che la previsione errata riguardi un fine settimana. Si mette in conto. Nel caso del weekend scorso le precipitazioni, anche riguardanti il basso Trentino, ci sono state sabato dalle 14 alle 23. Secondo i nostri quadri previsionali, c'era la probabilità che le piogge continuassero anche nelle ore successive. In questi casi, memori anche di quello che sta succedendo altrove, preferiamo tenere desta l'attenzione. E, a conti fatti, non avrei mai messo "bel tempo" su domenica mattina. Capisco che qualche operatore turistico se ne possa dispiacere, ma noto che quando la previsione è sbagliata al contrario (con Meteotrentino che parla della presenza di sole quando invece sul territorio arriva il maltempo, ndr) nessuno si fa a avanti per lamentarsi. Vi assicuro che, in caso di previsione falloppa i primi a dispiacersene sono i meteorologi che nel mestiere mettono cervello e anima».