Loppio-Busa: «A breve si riparte con gli appalti»
Mauro Gilmozzi annuncia, senza tanti giri di parole, che si procederà «sin dalla primavera estate con le procedure di gara per l'affidamento dei lavori»
Nel corso dell'anno scorso sulla Loppio-Busa sono transitati quasi sei milioni e mezzo di mezzi, di cui circa l'11 per cento di questi era costituito da camion ed autoarticolati: un enorme fiume di autovetture, veicoli privati, furgoni di lavoro, mezzi ricreazionali, che nei due sensi di marcia hanno continuato a mettere a rischio la circolazione. Un incubo, si spera, destinato a finire. Rispondendo ad un'interrogazione presentata dalla Lega Nord a novembre dello scorso anno, l'assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi annuncia, senza tanti giri di parole, che si procederà «sin dalla primavera estate con le procedure di gara per l'affidamento dei lavori». Non solo, ma si sta anche lavorando sodo per cercare di «ottimizzare il bando di gara alla luce dell'attuale riduzione del costo del denaro».
Gilmozzi ribadisce: «Non è cambiato niente: rispetto agli impegni assunti con i sindaci e nelle varie occasioni, io confermo tutto quello che è stato detto, in ragione ai programmi e alle risorse». A suo tempo, Fugatti e Civettini avevano criticato l'inadeguatezza della Loppio Busa soprattutto per quanto riguardava il settore industriale. «A dirsi preoccupati della mancata realizzazione della Loppio-Busa - scriveva la Lega - non sarebbero soltanto i cittadini ma anche le aziende locali, come ad esempio Aquafil, Dana, Cartiere del Garda, Arcese e Fedrigoni. Infatti i loro camion percorrono ogni giorno in entrambi i sensi la rete viaria della Valle: si tratterebbe all'incirca di un centinaio di mezzi che lamenterebbero il forte traffico presente a causa di una rete viaria costantemente inadeguata». I problemi del trasporto, assommati a burocrazia e costo del lavoro, potrebbero spingere gli imprenditori della Busa a trasferirsi fuori regione o addirittura all'estero: questa la tesi di Fugatti e Civettini che di questa problematica avevano investito la Provincia. Ora che si hanno i dati freschi, relativi al transito medio giornaliero in entrambe le direzioni registrato al km 9 della ss 240 in località Loppio, è possibile farsi un quadro ancora più chiaro di tutta la faccenda. Per prima cosa va notato che nel corso degli anni non è cambiato granchè: se infatti nel 2010 si registravano 17.771 mezzi al giorno, l'anno dopo si saliva a 18.221 mezzi, per poi scendere a 17.492 nel 2012, 17.403 nel 2013 e 17.637 l'anno scorso.
Numeri importanti ma che oscillano poco nel corso del tempo. Leggermente diverso è, in effetti, il numero di camion registrati, che da una media giorno di 2.069 veicoli nel 2010 e 2.082 nel 2011, si è scesi ai 1.960 dell'anno scorso. Quei cento camion in meno al giorno potrebbero essere il risultato di una compressione del fatturato ma, alla domanda dei leghisti, di sapere se qualche imprenditore della Busa abbia fatto presente questa situazione all'assessorato provinciale, Gilmozzi ha risposto che nessuno, finora, si è mai fatto sentire per lamentare questo problema. Resta aperto il discorso dei problemi dell'appalto, ma sembra sia arrivato il momento di essere ottimisti: «L'intervento Loppio - Alto Garda - conferma l'assessore - risulta in compatibilità finanziaria con le risorse prevista dal settore pianificazione provinciale nel settore viabilità. Ed è intenzione dell'amministrazione provinciale proseguire fin dalla primavera estate con le procedure di gara per l'affidamento dei lavori».