Arco, il sindaco alla guerra con le Poste Boicottaggio contro il taglio degli sportelli
L’amministrazione comunale arcense e il sindaco Alessandro Betta non hanno alcuna intenzione di mollare la presa sull’ufficio postale di Bolognano. Il primo cittadino non ha affatto digerito la decisione di «Poste italiane spa» di chiudere le serrande del presidio il prossimo 7 settembre, e ha organizzato una nuova manifestazione di protesta importante per martedì 18, alle 12.30, a cui è invitata la cittadinanza.
Il sindaco Betta in quell’occasione compierà un gesto di carico di significato contro l’azienda, estinguendo il proprio conto corrente postale. E inviterà i presenti a fare lo stesso, al fine di lanciare un forte e inequivocabile segnale a «Poste italiane spa» contro la chiusura dello sportello. «Visto che ci hanno deliberatamente preso a pesci in faccia - commenta Alessandro Betta - per protesta agirò in questo modo, e invito anche gli altri a seguirmi. Abbiamo capito che a poste italiane dell’utenza non frega assolutamente nulla. Vogliamo dare un segnale forte, il loro è un atteggiamento inqualificabile che offende un’intera comunità».
L’azienda intanto ha inviato in municipio la lettera in cui comunica ufficialmente alla giunta la chiusura del presidio. Notifica che è arrivata tuttavia con un certo ritardo, un fatto che ha indispettito non poco il primo cittadino: «Lunedì ci è arrivata la lettera - spiega il sindaco di Arco- ora la inoltreremo a tutti i consiglieri comunali. Peccato che io sono venuto a conoscenza della notizia dai social network, tramite un cittadino mi ha girato la fotografia con l’annuncio della chiusura affisso presso lo sportello. Avrebbero dovuto quantomeno comunicarlo prima a noi». Quella di martedì 18 è la terza azione di protesta di questo tipo, oltre ad una raccolta di firme, in linea con quanto espresso dalla mozione consiliare dello scorso febbraio.
«Da anni l’Amministrazione comunale fa l’impossibile per sostenere Poste nel mantenere aperto lo sportello di Bolognano - spiega il sindaco - che ha una funzione sociale rilevantissima, trattandosi di una frazione abbastanza lontana e con un dislivello considerevole, tale da costituire un problema per tutte le persone svantaggiate, a partire dagli anziani. Questo taglio che hanno annunciato ci pare non ragionato e anche ingiustificato, dato che il dipendente sarà solo spostato in altra sede. Si tratta comunque di uno sportello che serve una zona ampia e che serve dai 100 ai 200 utenti al giorno, a fronte di un ufficio postale centrale, quello di piazzale Schotten, nel quale l’utenza è costretta regolarmente a lunghe code». La battaglia, come annunciato dallo stesso sindaco, dovrebbe poi proseguire attraverso vie legali con un ricorso al Tar.
Nel frattempo, l’agenzia «Poste Private Trento» di Riccardo Rovai ha manifestato il proprio interesse per proseguire, seppur con servizi leggermente diversi, l’attività dello sportello dopo il 7 settembre.