«Rete delle riserve del fiume Sarca», accordo per un anno in più
Per il 2016 stanziati 329 mila euro tra Provincia ed enti per i progetti di cultura ambientale della «Rete delle riserve del fiume Sarca». Per quanto riguarda il basso corso, la delibera provinciale del settembre 2012, che coinvolge i comuni di Arco, Calavino, Cavedine, Dro, Lasino, Nago-Torbole, Padergnone, Riva del Garda e Vezzano, prevedeva che l'Accordo tra le parti rimanesse in vigore fino al dicembre dell’anno scorso, sviluppando in quei tre anni una serie di azioni di valorizzazione e conservazione del patrimonio ambientale ma anche storico-culturale contenute all’interno di uno specifico progetto di attuazione.
L’anno scorso, in giugno, la Conferenza della rete delle riserve ha fatto il punto sullo stato d’attuazione delle azioni previste e si è deciso di prolungare di un ulteriore anno la durata dell’Accordo (fino al 31 dicembre di quest’anno) al fine di «consentire l’ultimazione delle attività del triennio» nonché «per portare avanti le azioni propedeutiche al futuro “Piano unico di gestione congiunto”, scaturite a seguito dei forum partecipativi organizzati tramite i workshop territoriali.
Il Comune di Drena, inizialmente non partecipante all’Accordo, ha chiesto ora di aderire condividendo attività svolta e finalità. Il prolungamento dell’Accordo è stata finanziato nei giorni scorsi con una delibera dell agiunta provinciale. Si utilizzeranno risorse residue (176 mila euro) e si procede inoltre alla realizzazione delle attività previste per l’anno 2016 per un importo previsto di complessivi euro 329.000,00, con un ulteriore finanziamento così ripartito: a carico del bilancio della Pat per 96 mila euro, cofinanziamento a carico del bilancio del Consorzio dei Comuni del B.I.M. Sarca Mincio Garda per 80 mila, bilancio della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro per 50 mila; Comunità della Valle dei Laghi per 35 mila, ricorso alle misure del Piano di Sviluppo Rurale per 68 mila.
Tutto questo dovrà servire a realizzare lo Studio attuativo sulle proposte gestionali, a finanziare l’ampliamente e la promozione del Parco fluviale, a promuovere i progetti “Trame di natura, vivere l’agricoltura della Sarca col turismo esperienziale”, quindi il Progetto collettivo d’area “Incolta Biodiversità” e l’attuazione di misure di conservazione. La delibera ha poi modificato altri articoli dell’Accordo originario del 2012 «allo scopo di aggiornarne e precisarne i contenuti, nonché per rendere più funzionale e agevole la gestione della Rete di riserve».
In particolar modo le modifiche riguardano i comuni afferenti alla Rete, dopo la fusione di alcuni comuni e il nuovo inserimento di Drena; aggiornamento del progetto di attuazione tramite le schede descrittive, aggiornamento dei contenuti del Piano unitario di gestione; inserimento delle nuove progettualità di sistema che coinvolgono le Reti di riserve; introduzione del coordinamento e staff unitario tra la Rete delle riserve del fiume Sarca-basso corso e Rete delle riserve della Sarca medio e alto corso; aggiornamento delle modalità di decisione della Conferenza della Rete.