Sassate e un petardo contro il bar «Dna» Un uomo incappucciato ripreso dalle telecamere

Un uomo incappucciato ripreso dalle telecamere

Col favore delle tenebre, nella notte tra lunedì e ieri, un individuo incapucciato si è avvicinato al bar ha applicato qualcosa al vetro, poi si è allontanato in fretta. Pochi secondi e il botto, una fiammata e la finestrona rotta anche se non in frantumi.

È stato una deflagrazione secca, un grosso petardo, che ha spaccato a ragnatela uno dei vetri del Dna Cafè, apprezzato bar diurno e pub serale di via Santa Caterina ad Arco. Il rumore è stato sentito da alcune persone che abitano nelle vicinanze, che hanno dato l’allarme. Sono stati allertati i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo.

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Il vandalismo è successo alle 4.30 di ieri mattina «ma tutto ha avuto inizio giovedì» fa sapere uno dei gestori. Nella nottata tra giovedì e venerdì infatti un’altra vetrata è stata colpita con due grossi sassi, lasciando uno sfregio sulla superficie del vetro e uno spigolo di muro rotto. Le pietre sono rimaste sul posto. I titolari volevano sporgere denuncia alle forze dell’ordine ieri, ma sono stati preceduti da una telefonata dei carabinieri che li ha raggiunti a casa poco prima delle 5 di mattina.

Sono arrivati al loro locale in via Santa Caterina 74 e hanno visto il danneggiamento. I carabinieri e i vigili del fuoco hanno effettuato un’ispezione del palazzo che ospita anche molti altre attività: negozi, agenzia scommesse e altro. Anche per capire se ci fosse stato qualche altro danno o principio d’incendio.

Le indagini sugli autori stanno procedendo, anche se appare difficile risalire alla loro identità. Saranno visionate le immagini delle telecamere interne del locale che hanno ripreso, in alcuni fotogrammi, l’assalto notturno. Si vede un tizio incappucciato avvicinarsi al locale, a una delle vetrate sul lato nord, applicare qualcosa e poi allontanarsi. Quindi l’esplosione, il vetro segnato a ragnatela e lo stipite esterno annerito.

I gestori non sanno spiegarsi l’accaduto. Anche perché il Dna Cafè è un bar/pub che si fa amare: con serate a tema, con musica e divertimento assicurati, con una clientela giovane e meno giovane, con un giro di persone affezionate per il servizio professionale e cordiale e per l’allegria che si respira. Non è sempre facile, in ogni caso, gestire un locale pubblico, frequentato peraltro da tutta una generazione di ragazzi dell’Alto Garda, dove tra i tanti può sempre esserci un malintenzionato o cretino. Si spera che le indagini possano permettere di individuare i responsabili dell’atto criminale.

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